Ottava notte di guerra in Ucraina: la Russia conquista la città di Kherson

In Ucraina cade la prima grande città: Kherson, nodo strategico che potrebbe consente ai russi di controllare una parte importante della costa meridionale del Paese e di spingersi a ovest verso Odessa è nelle mani di Mosca

In Ucraina cade la prima grande città: Kherson, nodo strategico che potrebbe consente ai russi di controllare una parte importante della costa meridionale del Paese e di spingersi a ovest verso Odessa è nelle mani di Mosca.

Lo riporta il New York Times secondo cui il sindaco Igor Kolykhaev ha incontrato oggi il comandante russo locale, che prevede di istituire un’amministrazione militare nell’area. Anche i funzionari ucraini hanno confermano la conquista da parte dell’esercito russo di Kherson. Oggi secondo round dei negoziati: si tratta per il cessate il fuoco.

Kiev sotto le bombe

A Kiev continuano a piovere razzi nell’ottava notte di guerra. Quattro esplosioni sono state udite nella capitale, poco dopo che è scattato l’allarme antiaereo. Le prime due nel centro, altre due vicino alla stazione della metropolitana Druzhby Narodiv. Lo riporta il Kyiv Independent.

Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha detto che non ci sarebbero state vittime nell’esplosione che ha infranto i vetri della stazione ferroviaria della città mercoledì sera. “Il nemico sta cercando di sfondare nella nostra città, ma i difensori ucraini stanno respingendo gli occupanti e difendendo la nostra Capitale”, ha continuato.

Duemila civili uccisi da inizio conflitto

Oltre duemila i civili uccisi dall’inizio dell’invasione russa. Centinaia di migliaia di sfollati, le scorte di acqua e viveri sempre più scarse: un Paese in ginocchio, ma che non smette di resistere. Secondo l’Ono un milione di persone hanno lasciato Paese e sono fuggite. Lo ha reso noto in un tweet l’Alto Commissario dell’Onu per i rifugiati (UNHCR), Filippo Grandi. L’Unchr si aspetta anche quattro milioni di rifugiati nei prossimi giorni o settimane, come conferma oggi Chiara Cardoletti, Rappresentante UNHCR per l’Italia, a InTerris.it.

Osservatrice Osce morta sotto le bombe a Kharkiv

L’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) ha annunciato in un comunicato la morte di uno dei suoi osservatori durante i bombardamenti di Kharkiv. La vittima era una donna ucraina. “Le nostre più sentite condoglianze vanno alla famiglia di Maryna. Maryna era un membro prezioso del team Smm e i nostri colleghi in Ucraina rimangono in stretto contatto con la sua famiglia per offrire il nostro appoggio”, si legge nel comunicato.

Bombe a grappolo: tutti contro Putin

La Casa Bianca accusa Mosca di utilizzare armamenti eccezionalmente letali, bombe a grappolo e termobariche. Meno diplomatico il premier britannico Boris Johnson che definisce l’operato di Putin quello di un “criminale di guerra”.

Biden intanto invierà oggi il segretario di Stato Blinken a Bruxelles e poi in Polonia, Moldavia e nei Baltici per discutere di sanzioni. Blinken che preannuncia un dossier per “documentare i crimini di guerra della Russia come le armi proibite usate per colpire i civili”. Il leader del Cremlino incassa anche le dure critiche della Chiesa ortodossa e del Patriarca di Mosca Kirill che parla di “ingiusto calvario dei fratelli ucraini”.