Omicron, le previsioni dell’Organizzazione mondiale della sanità

Il primo briefing sull'andamento della pandemia del 2022. Il direttore dell'Oms Europa Hans Kluge lancia l'allarme

Destano particolare preoccupazioni le previsioni fatte dall’Organizzazione mondiale della sanità che, riferendosi all’andamanto attuale dei contagi, ha dichiarato che da qui a due mesi, oltre il 50% degli europei sarà contagiato dalla variante Omicron del Covid. 

Cosa ha detto il direttore dell’Oms Europa

Nel corso di un briefing sull’andamento della pandemia nel Vecchio Continente, il direttore dell’Oms Europa Hans Kluge ha espresso tutta la sua preoccupazione. “In alcuni Paesi europei, il picco della variante Omicron è già stato raggiunto ma la situazione all’interno del continente è molto variegata quindi bisogna sempre ricordarsi di proteggere i più vulnerabili“. Inoltre, ha voluto sottolineare la sua profonda preoccupazione “per il fatto che la variante si sta spostando verso est e quindi dobbiamo ancora vedere il suo pieno impatto in Paesi in cui i livelli di vaccinazione sono più bassi e dove si rischia una malattia più grave nei non vaccinati”.

Le scuole: ultimo posto da chiudere, il primo da riaprire

“Le scuole devono essere l’ultimo posto a chiudere e il primo a riaprire – ha aggiunto Kluge -. Lasciare le scuole aperte ha importanti benefici per il benessere mentale, sociale ed educativo dei bambini”, suggerendo che i Paesi europei potrebbero rivedere “i protocolli su tamponi, isolamento e quarantena dei contatti a rischio nelle classi, per ridurre al minimo le interruzioni all’insegnamento, mitigando i rischi il più possibile con la ventilazione e l’uso delle mascherine”.

Il nodo quarantena per gli adulti

Kluge, inoltre, ha parlato delle quarante riferendosi alla popolazione adulta. Ridurne la durata deve essere una decisione da prendere attentamente, ha sottolineato, considerando attentamente i rischi e i benefici a cui si andrebbe incontro.