‘Ndrangheta: disarticolata cosca dedita al traffico internazionale di droga

Operazione "Joy's Seaside": 17 arresti per associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico internazionale di stupefacenti

È scattata all’alba l’operazione “Joy’s Seaside” che ha portato all’arresto, da parte della Polizia di Stato, a Gioia Tauro, di 17 persone accusate di associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico internazionale di stupefacenti, concorso in detenzione, vendita e cessione a terzi di sostanze stupefacenti, anche in ingente quantitativo, del tipo cocaina, hashish e cannabis sativa, concorso in detenzione di armi e munizioni, danneggiamento ed estorsione.

Operazione “Joy’s Seaside”

L’ordinanza è stata emessa dal gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria al termine dell’indagine condotta dalla squadra mobile e commissariato di Gioia Tauro. Coordinata dal procuratore Giovanni Bombardieri e dall’aggiunto Gaetano Paci, l’inchiesta ha dimostrato come il “lungomare” di Gioia Tauro ed il “Rione Marina” erano divenute “enclavi” e “roccaforti” della cosca disarticolata con il blitz di stamattina.

Nel corso delle indagini, gli agenti della Questura hanno sequestrato ingenti quantitativi di droga, di armi, localizzando pure piantagioni di cannabis sativa, anche in pieno centro a Gioia Tauro.

Le storiche  ‘ndrine di Gioia Tauro, i Piromalli e i Molè, influiscono anche sulle varie attività economiche del paese taglieggiando le imprese e controllando il porto di Gioia Tauro – con conseguenti retate delle forze dell’ordine e maxi sequestri di droga – e gestendo gli appalti come quello per l’ammodernamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria.

Eseguito a Udine uno dei 17 arresti

Una delle 17 persone destinatarie dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’operazione “Joy’s Seaside” contro il narcotraffico è stata arrestata all’alba di oggi in provincia di Udine dalla Squadra Mobile della Questura del capoluogo friulano. Il soggetto si trovava da qualche giorno sul territorio provinciale per motivi di lavoro.

Le accuse nei confronti dei 17 arrestati sono, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico internazionale di stupefacenti, concorso in detenzione, vendita e cessione a terzi di sostanze stupefacenti, anche in ingente quantitativo, del tipo cocaina, hashish e cannabis sativa, concorso in detenzione di armi e munizioni, danneggiamento ed estorsione. Nessuno degli episodi contestati ha comunque riguardato il territorio friulano.