Nigeria, naufragio sul fiume Niger: 5 vittime e oltre cento dispersi

I corpi finora recuperati sono di quattro adulti, due donne e due uomini, e un bambino. Un testimone racconta che il battello si è spezzato all'improvviso, forse per il carico eccessivo

C’è anche il corpo di un bambino di neanche un anno di vita tra i cadaveri ripescati nel fiume Niger, vittime di una naufragio in cui sarebbero ancora disperse quasi 140 persone. Sono stati tratti in salvo 22 sopravvissuti. L’imbarcazione su cui viaggiavano trasportava 160 passeggeri, il doppio della sua portata massima di 80 passeggeri, merci e sacchi di sabbia.

I cadaveri

“Abbiamo due cadaveri maschi e due femmine, mentre il quinto è quello di un bambino di meno di un anno“, ha detto all’Associated Press Sani Dododo, presidente dell’Agenzia statale di gestione delle emergenze di Kebbi, aggiungendo che la madre del neonato non è stata identificata. Lo scrive LaPresse.

Un superstite, Shehu Bello, ha detto all’agenzia di stampa statunitense che che con lui sulla barca c’erano cinque bambini e tutti sono ancora dispersi. “Due sono figli miei, mentre gli altri tre sono i figli di mio fratello”, ha precisato. Bello ha inoltre raccontato, riporta ancora LaPresse, che la barca si è spezzata all’improvviso, iniziando poi ad affondare.

L’operazione di salvataggio

Circa 140 persone risultano disperse nel nord-ovest della Nigeria dopo che l’imbarcazione su cui viaggiavano è affondata nel fiume Niger. Lo ha riferito il capo amministrativo del distretto di Ngaski, Abdullahi Buhari Wara, precisando che il battello stava navigando dallo Stato centrale del Niger verso quello nord-occidentale di Kebbi quando si è spezzata in due, colando a picco. “Un’operazione di salvataggio è in corso”, ha detto Wara citato da al Jazeera.

Secondo Wara, riferisce LaPresse, causa dell’incidente potrebbero essere stato il peso eccessivo trasportato dall’imbarcazione, in grado di portare non più di 80 passeggeri, a cui si sarebbero aggiunte merci e sacchi di sabbia.