Ministra Dadone: “Lo smart working aumenta la produttività del 15%”

Come va riorganizzato il lavoro da remoto nella pubblica amministrazione e quale ruolo devono avere i dirigenti pubblici nell'emergenza sanitaria

“Il dirigente pubblico deve avere soprattutto capacità manageriale, perché molto spesso ci troviamo davanti a una classe dirigente che non ha la capacità di gestire il personale che ha sotto di sé e questo fa perdere tempo– sottolinea a Radio 24 la ministra della pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, spiegando quel che serve alla dirigenza alla viglia della ripresa dei concorsi-. Penso al dirigente pubblico un po’ più nell’ottica del dirigente privato, pur con le caratteristiche che deve avere l’ambito pubblico”. Per Dadone “i dirigenti vanno anche stimolati: la pubblica amministrazione veniva descritta come un carrozzone” ma con il lockdown è stato “chiesto ai dirigenti di riorganizzare il lavoro da remoto, con lo smart working di emergenza, e i servizi, seppure rallentati, sono stati garantiti”.

Smart working

“Con la viceministra Castelli e con il dicastero dell’Economia stiamo lavorando per quantificare quali potrebbero essere i risparmi generati dallo smart working nelle amministrazioni pubbliche, oltre a quelli evidenti che si hanno su bollette, gestione delle sedi, manutenzione” e senza contare la riduzione del traffico“, puntualizza la titolare della Pubblica amministrazione ribadendo come l’obiettivo “sia gestire le risorse nel modo più funzionale” per “garantire “il servizio migliore”. I dati del privato, rimarca Dadone, dicono che il lavoro agile “aumenta la produttività del 15%”.