Il mercato del traffico di migranti nei Balcani vale 50 milioni di euro l’anno

Il report evidenzia anche come il valore delle sostanze trafficate aumenti all'aumentare del numero di confini oltrepassati

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Il mercato del traffico di migranti nei Balcani occidentali genera un valore di almeno 50 milioni di euro l’anno e nonostante gli sforzi istituzionali in atto volti a ‘chiudere’ la rotta balcanica, esiste ancora un mercato illecito di notevoli dimensioni. E’ quanto emerge dal nuovo rapporto dell’Iniziativa Globale contro la Criminalità Organizzata Transnazionale.

Il report presenta anche mappe dettagliate delle rotte dei traffici di droga, evidenziando come il valore delle sostanze trafficate aumenti all’aumentare del numero di confini oltrepassati. Alcuni dei trend emergenti identificati riguardano un aumento della coltivazione di cannabis in Albania, Bosnia ed Erzegovina, Macedonia del Nord e Serbia, un importante flusso di cannabis dai Balcani occidentali verso la Bulgaria e infine un afflusso di cocaina verso i Balcani occidentali da diverse direzioni, tra cui Croazia, Grecia e porti del Mar Nero in Bulgaria e Romania. E’ stato anche registrato un aumento della produzione e dell’uso di droghe sintetiche.

In settori chiave del riciclo del denaro sporco

Molti degli hot-spot identificati nel report si trovano principalmente nelle aree di confine, ma il report esamina anche i settori chiave in cui i criminali riciclano proventi generati dai traffici illeciti: le somme di denaro relativamente piccole vengono riciclate in ristoranti, panifici, aziende di catering e altro. Somme più ingenti, invece, fluiscono verso la compravendita di beni immobili, gioco d’azzardo e turismo.