Medjugorje, concluse le apparizioni del giorno 2 di ogni mese

 La relazione conclusiva è stata approvata dalla Santa Sede. Ora il mondo si interroga e non manca chi, in tempo di pandemia, vi legge un segno apocalittico

Pellegrini a Medjugorje
L’annuncio della veggente Mirjana ha lasciato senza parole milioni di devoti mariani in tutto il mondo.  Oggi la Madonna a Medjugorje le avrebbe detto che l’apparizione del secondo giorno di ogni mese si è conclusa. Al termine dell’odierna apparizione straordinaria a Mirjana, che si è svolta eccezionalmente in casa sua, per il blocco dovuto all’emergenza Coronavirus, la veggente ha comunicato la notizia che in pochi istanti è rimbalzata in ogni angolo del pianeta. A partire dai parrocchiani di San Giacomo, epicentro del culto mondiale per la “Gospa”, il tam tam sui social ha raggiunto l’immensa comunità internazionale dei figli spirituali di Medjugorje e, in epoca di pandemia, non manca chi vede un segno apocalittico in questa conclusione delle apparizioni del giorno 2 di ogni mese.

Quadro mutato

La notizia odierna muta il quadro sul quale sta per pronunciarsi ufficialmente la Santa Sede. Dei sei veggenti del giugno 1981, all’epoca bambini o ragazzi, tre assicurano di avere ancora oggi l’apparizione quotidiana della «Regina della pace», sempre alla stessa ora del pomeriggio e in qualunque luogo essi si trovino: sono Vicka (che abita a Medjugorje), Marija (che vive a Monza) e Ivan (che risiede negli Stati Uniti ma torna spesso in patria). Una quarta veggente, Mirjana, ha avuto finora un’apparizione ogni mese, il giorno 2, mentre gli ultimi due ex ragazzi di Medjugorje hanno un’apparizione una volta all’anno.

L’esito

La commissione d’inchiesta nominata nel marzo 2010 e presieduta dal cardinale Camillo Ruini ha concluso i suoi lavori e ha presentato la propria relazione a papa Francesco. L’esito dello studio è stato sottoposto alla Congregazione per la dottrina della fede. Gli interrogatori dei sei veggenti e di tanti altri testimoni, i racconti delle persone coinvolte, le perizie, le riflessioni teologiche sui messaggi: tutto il materiale, sintetizzato in un’articolata relazione finale, è stato attentamente valutato insieme ad altra documentazione raccolta nel corso degli anni dall’ex Sant’Uffizio.

Il profilo iniziale

La relazione conclusiva è stata approvata il 17 gennaio 2014. Le attenzioni della commissione si sono concentrate principalmente sullo studio delle origini del fenomeno, iniziato il 24 giugno 1981, quando un gruppo di giovani veggenti affermarono di aver visto la Madonna sul monte Podbrdo. Tuttora i veggenti riferiscono di avere costanti apparizioni ma separatamente e non più legate al luogo ma alla loro persona. I dati e le considerazioni proposte dalla relazione della commissione pontificia approfondiscono il profilo iniziale del fenomeno. Secondo la commissione, costituivano motivi validi per affermare la veridicità dell’origine soprannaturale di quanto affermato dai giovani veggenti.

Frutti spirituali

Non sono emerse prove di truffe, di raggiri o di abusi della credulità popolare. Per le prime sette apparizioni il giudizio è positivo. Per le successive non può esserci, invece, per ora una dichiarazione definitiva sulla soprannaturalità di un fenomeno ancora in corso.Alcuni dei commissari, e anche di questo si parla nella relazione, hanno sottolineato la necessità di un cambio di passo nella cura pastorale dei milioni di fedeli che da tutto il mondo si recano a Medjugorje. La commissione, e lo stesso cardinale Ruini attraverso i viaggi di persone a lui vicine, ha potuto verificare che le conversioni e il riavvicinamento ai sacramenti (cioè quelli che la Chiesa definisce frutti spirituali)  sono reali e significativi.