Esequie di Maurizio Costanzo: le parole di addio della figlia

La figlia Camilla: "Ora sei per mano a Sordi e Gassmann, ti immaginiamo mentre in Paradiso organizzi un altro dei tuoi talk show"

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Al termine di due giorni di camera ardente in Campidoglio, con centinaia di persone a rendergli omaggio, oggi sono in programma i funerali di Maurizio Costanzo, il giornalista scomparso tre giorni fa ad 84 anni. Le esequie si sono tenute oggi alle 15:00 nella chiesa degli Artisti, in piazza del Popolo a Roma.

Le esequie: Maria De Filippi accompagnata dal figlio

Maria De Filippi, accompagnata per mano dal figlio Gabriele, ha fatto il suo ingresso seguendo di pochi minuti l’arrivo del feretro. Con lei in auto, scrive Tgcom24, c’era Raffaella Mennoia, autrice di ‘Uomini e Donne’. Pochi minuti dopo è stata la volta di Pier Silvio Berlusconi.

Ad officiare la messa don Walter Insero, recentemente nominato cappellano da papa Francesco. Il sacerdote negli ultimi mesi ha condiviso con Maurizio Costanzo diverse iniziative intraprese in aiuto dei più bisognosi.

Tanti i personaggi del mondo dello spettacolo entrati nella Chiesa per seguire la celebrazione. Da Paolo Sorrentino a Gerry Scotti, Emanuele Filiberto di Savoia, Fiorella Mannoia, Valerio Scanu, Massimo Lopez a Tullio Solenghi, Pio e Amedeo e Aurelio De Laurentits.

Le parole di addio della figlia Camilla

“Papino, l’ondata d’amore che ci ha sommersi è merito del bene che hai dato a tantissime persone. Non hai avuto tre figli ma molti di più. In molti ti hanno considerato un padre. Ci lasci un’eredità importante, il tuo piùgrande insegnamento, l’umiltà Non ti saresti mai aspettato una grande dimostrazione d’aspetto. Ci avresti detto come sempre ‘ma vi rendete conto? Tutto questo per me’. Ora sei per mano a Sordi e Gassmann, ti immaginiamo mentre in Paradiso organizzi un altro dei tuoi talk show”. Questo il pensiero della figlia di Maurizio Costanzo, Camilla.

In tanti per l’ultimo saluto in Campidoglio

Nei giorni scorsi, tantissime persone hanno affollato il Campidoglio per l’ultimo omaggio al conduttore televisivo, tra lacrime, commozione e qualche inusuale richiesta di selfie alla vedova Maria De Filippi.

Tra i prima ad arrivare domenica mattina Nicola Zingaretti. “C’è sempre stato da parte sua l’impegno civile per Roma, la sua curiosità e non smetterò mai di ringraziarlo per i suoi consigli. Per tutti noi è come se fosse parte del nostro appartamento. Costanzo c’è da sempre” ha detto l’ex presidente della Regione Lazio. “Nella mia vicenda politica lui è sempre stato, distante, autonomo come doveva essere – ha aggiunto – ma al tempo stesso presente per dare un consiglio. Sono convinto lo facesse per il suo amore per Roma, una città a cui ha dato tanto da uomo curioso e creativo” .

“La prima cosa che mi viene in mente con lui sono le belle chiacchierate. Io sono stata spesso sua ospite in radio e in tv, mi sembrava doveroso essere qua”. Lo dice Veronica Pivetti arrivata in sala della Protomoteca in Campidoglio. “Era un fan de La Prof, mi diceva sempre che gli piaceva quella fiction e mi chiedeva perché non la rifacessi, io scherzando rispondevo di non dirlo a me ma alla Rai… Era un gioco fra di noi. Ho un ricordo molto bello di Maurizio”.

“Nei programmi di Maurizio Costanzo anche dopo 30 anni vedi qualcosa che è sempre attuale. Per me è stato soprattutto un amico. Ho cominciato a lavorarci a fianco da direttore del nascente telegiornale (di Canale 5) e quando hai quell’occasione storica te la giochi per quello che sai. Nella sua esposizione pubblica ha sempre valorizzato gli altri e giocato di squadra”. Lo dice Enrico Mentana in Campidoglio.

“In questa tv rimane tutto di lui, è stato la televisione. Mi ricordo anche quando da adolescente guardavo Bontà loro – ha aggiunto – dove lui iniziava aprendo le finestre, come se la televisione avesse aperto la finestra sulla realtà. Non però nel senso populista del termine, perché entravano persone notevoli, ciascuna nel suo campo e questo portava una ventata di novità”. Era “il talk nella sua espressione un po’ salottiera ma anche molto contenutistica. Lui ha continuato a far questo con la forza di uno che sa tenere la lunghezza d’onda. Il suo insegnamento è proprio questo, saper prendere la lunghezza d’onda degli interessi, le curiosità, le passioni, a volte anche delle morbosità”. Mentana ha incontrato per la prima volta Costanzo nell’87-88 a Venezia, “dove teneva il filo delle conferenze alla Mostra del cinema. Nel 1991 sono passato a Mediaset e lui è sempre stato per me un fratello maggiore, più che maestro. In 18 anni sono mille le cose fatte insieme… I ricordi però li tengo per me”.

“Per me è stato come un padre. Facevo già degli spettacoli a Roma, un giorno vidi che c’era Iacchetti in platea e un mese dopo mi chiamò Maurizio Costanzo. Ho praticamente vissuto con lui nove anni al Parioli, era casa. Ci facevo i miei spettacoli oltre al Costanzo Show, ho avuto anche la possibilità di esserne direttore artistico, di scrivere con Enrico Vaime”. Lo ricorda uno dei talenti lanciati dal giornalista, Antonio Giuliani, all’uscita della camera ardente per Maurizio Costanzo in sala della Protomoteca in Campidoglio. “Maurizio mi trattava come un figlio – ha aggiunto -. E pensare che la prima volta con lui feci una battuta stupida. Dopo qualche anno mi disse che quella volta dopo che ero andato via aveva riso per 20 minuti. Se sto qui è grazie a lui”.

Mattarella ricorda il coraggio di Costanzo: “Si schierò contro la mafia”

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione del 24 febbraio, ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa di Maurizio Costanzo, giornalista, autore e sceneggiatore, che ha contribuito grandemente al rinnovamento dei generi televisivi, ideando nuovi format e nuovi linguaggi. Volto noto e familiare del piccolo schermo non esitò a schierarsi con coraggio contro la criminalità mafiosa, che reagì rabbiosamente organizzando un attentato contro di lui.

Fonte: Ansa