Maternità surrogata: la decisione del Portogallo

La decisione di Rebelo de Sousa è stata pubblicata sul sito ufficiale della Presidenza

Il presidente portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa, ha promulgato la legge sulla maternità surrogata, approvata la scorsa settimana dal Parlamento con diverse modifiche alla precedente versione per superare i veti sollevati dalla Corte costituzionale.

La decisione

La decisione di Rebelo de Sousa è stata resa nota lunedì sera in una nota pubblicata sul sito ufficiale della Presidenza, a soli tre giorni dall’approvazione del regolamento in Parlamento con i voti a favore di sinistra – ad eccezione dei comunisti – e Iniziativa liberale.

Cosa consente la norma

La norma consente l’accesso alle cosiddette “pance surrogate” alle donne senza utero o con una lesione o una situazione clinica che “assolutamente e definitivamente” impedisce loro di rimanere incinta. La legge, approvata venerdì alla Camera, prevede che la donna incinta abbia tempo fino a 20 giorni dopo il parto – fino alla registrazione del bambino – per ripensarci e decidere di non dare via il bambino. Inoltre è stato aggiunto alla legge che la gestante è una donna che “preferibilmente” è già stata madre e che prima di iniziare il trattamento è richiesto un parere del Collegio degli Psicologi, oltre a quello del Collegio dei Medici, che era già incluso nelle versioni precedenti.

In precedenza

Una legge di questo tipo era entrata in vigore nel Paese lusitano nell’agosto 2017 e successivamente posta al veto dalla Corte Costituzionale, ritenendo che violasse principi e diritti, tra cui il ripensamento da parte della donna incinta. Un nuovo disegno di legge sulla maternità surrogata è stato approvato nel 2019, ma non c’è stato consenso tra i deputati per includere il periodo di ripensamento, quindi la Corte costituzionale ha nuovamente posto il veto.