Lula da Papa Francesco: “Il mondo si ispiri a lui”

Amazzonia

Acirca tre mesi dalla sua scarcerazione, l'ex presidente del Brasile, Inacio Lula da Silva, prova a gettarsi momentaneamente alle spalle la vicenda Lava Jato e le accuse di corruzione che erano state mosse contro di lui. Importante, in questo senso, la visita a Papa Francesco in Vaticano, dove Lula si è recato per incontrare il Pontefice in un'udienza di un'ora a Casa Santa Marta. Un momento che l'ex leader di Planalto ha riportato senza scendere in particolari dettagli vista la natura strettamente privata dell'incontro ma, comnque, felice per aver avuto l'occasione di intrattenersi con il Santo Padre discutendo di “un mondo più giusto e fraterno”. Una visista, quella in Vaticano, che è stata solo una delle diverse tappe romane dell'ex presidente brasiliano che, in seguito, si è recato presso la sede capitolina della Cgil, per incontrare il segretario generale Maurizio Landini assieme ai colleghi di Cisl e Uil, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.

Gli incontri

Un'accoglienza importante quella riservata a Lula, che a Roma compie il suo primo viaggio all'estero dopo la scarcerazione dell'8 novembre scorso (a seguito di 580 giorni di detenzione): “Solo il carcere ha impedito a Lula di partecipare alle elezioni presidenziali in Brasile e di vincerle – ha scritto la Cgil in un tweet -. Oggi è venuto a trovarci. Non smetteremo di lottare insieme. Ben arrivato, presidente operaio”. Il regime di detenzione, infatti, aveva impedito al leader del Partito dei lavoratori di partecipare come candidato alla tornata elettorale che ha incoronato Jair Bolsonaro presidente del Brasile. Una decisione imposta dai giudici e vista dai suoi sostenitori come uno stratagemma per estrometterlo dalle candidature. Fra le personalità incontrate durante il soggiorno italiano, Lula si è intrattenuto in particolare come il residente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: “Affrontare i problemi senza paura – ha detto il segretario del Pd -, senza scorciatoie della destra estrema che indica i nemici e poi fa crollare l'economia. Bellissima conversazione con Lula, uno straordinario protagonista delle battaglie per combattere disuguaglianze”. Incontri anche con l'ex premier D'Alema e con il ministro della Salute Roberto Speranza: “Bellissimo incontro con Lula. La sua lotta per la libertà e la democrazia in Brasile è la nostra lotta”.

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Il discorso

Lieto perl'accoglienza riservata, Lula ha tracciato un quadro di quelle che saranno le sfide del 2020, per l'Europa ma anche e soprattutto per il suo Paese: “Tutti sanno che il mondo sta diventando più disuguale, nella maggioranza dei paesi del mondo i lavoratori stanno perdendo i loro diritti. Le conquiste che abbiamo avuto stanno cadendo per terra per colpa degli interessi finanziari. Tutti sanno cosa è successo dopo la crisi del 2008”. E ancora: “Ho partecipato a molti incontri e tutte le decisioni che abbiamo preso erano a tutela dei lavoratori per aiutare i paesi più poveri, ma questo non è successo. Il sistema finanziario è uscito rafforzato e l'economia mondiale è dominata dalla finanza. Quando Papa Francesco chiede un incontro ad Assisi per discutere di disuguaglianze penso che sia una decisione che deve ispirare il mondo intero”.