Lega: “Governo contro cittadini e imprese”

Battaglia politica sugli ultimi provvedimenti del governo. Botta e risposta tra Lega e Movimento 5 Stelle

Governo nel mirino dell’opposizione per i provvedimenti della fase tre. “La bocciatura del nostro emendamento al decreto Rilancio presentato per prorogare fino al 30 settembre i saldi e gli acconti Irpef e Ires conferma che questo governo non ha chiaro quale terribile crisi economica stanno vivendo tutti i contribuenti”, afferma il deputato della Lega, Alberto Gusmeroli, vicepresidente della commissione Finanze della Camera e primo firmatario dell’ emendamento. 

Governo

Un emendamento, sottolinea Gusmeroli, a costo zero. Quindi, “se il governo non è nemmeno capace di approvare un provvedimento a favore di milioni di cittadini e non costa nulla, cos’è in grado di fare? Solo disastri”. E aggiunge l’esponente del Carroccio: “Tant’è vero che, dal 21 luglio, aziende, piccole e medie imprese, artigiani, commercianti e professionisti (già in grave difficoltà per le conseguenze del coronavirus) dovranno rimettere le mani in tasca e pagare le tasse o scatteranno le sanzioni. Se è questa l’idea di Rilancio che ha in mente il presidente Giuseppe Conte, l’Italia rischia seriamente di non rialzarsi più“. 

Assegno

“Esprimo grande soddisfazione perché abbiamo da poco approvato in commissione alla Camera, un emendamento, che porta anche la mia firma, condiviso con tutta la maggioranza, al decreto rilancio, tramite il quale portiamo l’assegno per le pensioni di invalidità a 516 euro”, ribatte il capogruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera, Davide Crippa, che aggiunge: “Il MoVimento 5 Stelle è da sempre vicino a chi è in difficoltà, lo abbiamo dimostrato lavorando per l’entrata in vigore di misure quali il reddito di cittadinanza, la pensione di cittadinanza e il reddito di emergenza, e l’aumento della pensione di invalidità era uno dei temi che ci stava molto a cuore“. Sostiene Crippa: “In questo modo questi nostri connazionali potranno fruire di un sostegno più dignitoso per poter andare avanti era una questione di civiltà. Su questo c’era stato un importante e apprezzabilissimo impegno del governo, nella persona dello stesso presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel recente question time di Montecitorio”.