La sartoria sociale che cuce mascherine per tutti

La produzione di mascherine presso la comunità Teranga di Andria

Anche il bene è virale, lo dimostra la storia che arriva da Andria. “La comunità andriese ci ha sempre sostenuti, ci ha sempre aiutati, ed è il momento che noi migranti, operatori e volontari della Casa Accoglienza ‘S. Maria Goretti’ della Diocesi di Andria, facciamo qualcosa per il bene di tutti”. In questi giorni concitati e preoccupanti per l’epidemia del coronavirus, dalla sartoria sociale “La Téranga”, gestita dalla Comunità “Migrantesliberi” – progetto sostenuto dall’8xmille della Chiesa Cattolica per il tramite della Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana –  arriva un’iniziativa forte di solidarietà. Nella comunità sono state momentaneamente messe da parte tovaglie, teli, asciugamani, runner… e si è deciso che da qui in avanti, finché si potrà, si cuciranno solo mascherine, di cotone, lavabili ogni giorno con sanificanti e igienizzanti.

Le mascherine

Le mascherine cucite dalla sartoria sociale “La Teranga” oltre ad essere state distribuite agli ospiti che usufruiscono dei vari servizi che la Casa Accoglienza, (servizi assicurati ora più che mai, dato il momento storico di forte preoccupazione e apprensione), vengono ripartite anche ai cittadini andriesi che fanno fatica a trovare sul territorio le mascherine e a cui “noi stiamo rispondendo prontamente per senso di responsabilità e dovere”, dicono gli operatori. Le offerte che la comunità riceverà per il grande lavoro svolto verranno utilizzate per sostenere i vari servizi che la Casa Accoglienza garantisce quotidianamente: la Mensa della Carità, il Servizio Docce e il Servizio Neonati. E, come dice il proverbio, “una mano lava l’altra”: insieme ci si aiuta meglio.