La Russa a Paternò: “Morti sul lavoro piaga inaccettabile”

In occasione del Primo maggio, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha deposto una corona d'alloro davanti alla lapide intitolata ai caduti del lavoro all'ingresso del municipio di Paternò (Ct)

Foto Ufficio Stampa Presidenza Consiglio dei MInistri/Image. Nella foto: Giorgia Meloni-Ignazio La Russa

In occasione del Primo maggio, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha deposto una corona d’alloro davanti alla lapide intitolata ai caduti del lavoro all’ingresso del municipio di Paternò (Ct), a fianco a quella dedicata al milite ignoto.

Al suo arrivo è stato accolto dal prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi e dal sindaco di Paternò, Nino Naso. Con La Russa il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno. La breve cerimonia è stata scandita dalle note del silenzio. Il presidente poi si è intrattenuto alcuni minuti col sindaco, Nino Naso, a Palazzo di città.

La Russa: “Morti sul lavoro piaga inaccettabile”

La cosa più importante di oggi, 1 maggio, era rendere omaggio ai caduti sul lavoro, una delle piaghe che non si riesce a sconfiggere e sulla quale, credo, tutti i partiti e il governo devono prestare ancora più attenzione perché la strage di chi muore mentre lavora è inaccettabile, aldilà di qualunque differenza politica”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, dopo avere deposto una corona d’alloro davanti alla lipide dedicata ai caduti sul lavoro, all’ingresso del municipio di Paternò (Ct).

“Bombardamento anglo-americano fece strage a Paternò”

“Ringrazio il sindaco Nino Naso per avermi dato l’opportunità di celebrare insieme questa giornata e per la sensibilità del Comune di Paternò che ha messo una lapide, accanto a quella dedicata ai milite ignoto e a quella che ricorda il bombardamento anglo-americano in questa città durante la Guerra, un’altra incredibile strage”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, dopo avere deposto una corona d’alloro davanti alla lapide dedicata ai caduti sul lavoro, all’ingresso del municipio di Paternò (Ct).