Juve, pari in rimonta con la Salernitana

Campani avanti 2-0 all’intervallo: ripresa a denti stretti dei bianconeri che la riprendono in pieno recupero. Gol annullato a Milik al 96esimo. Rissa, espulsi, ma alla fine è 2-2

Juventus Salernitana
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Emozioni, gol, accenno di rissa, oltre undici minuti di recupero in Juventus-Salernitana. Finisce 2-2 e tutti scontenti. Una Juventus dai due volti: sciatta, con idee pari allo zero, impalpabile dalla cintola in giù, incapace di arginare una Salernitana schietta, che gioca un primo tempo attento, senza sbavature. E la frittata è fatta. All’intervallo è 2-0 per i campani. Poi la ripresa, con una Juve più determinata che trova l’1-2 in avvio, per completare la rimonta in pieno recupero. All’intervallo decidono i gol di Candreva che di testa si bene la statuaria difesa bianconera e in pieno recupero il raddoppio di Piatek che trasforma un calcio di  rigore concesso per un mani di Bremer proprio su conclusione da fuori dallo stesso Piatek.

La Salernitana spaventa la Juve

Il vantaggio è la fotografia della fragilità juventina: Mazzocchi scappa a sinistra, semina il terrore tra i bianconeri, il centro al bacio per Candreva che deve solo spingerla dentro. La Juve ha un guizzo d’orgoglio, Vlahovic trova il gol ma era in posizione irregolare. Piatek per non poco sfiora il bersaglio grosso che trova nei minuti di recupero, con il colpevole Bremer che di mano consegna ai granata il rigore del 2-0. La Juve la riapre subito con il colpo di testa di Bremer, Fazio fa auto-palo e per poco non regala il pari ai trasformati bianconeri. Ci provano Vlahovic, Paredes, Milik, ma è Perin a salvare su Dia. Poteva essere il 3-1. La Juve ci prova fino alla fine, ma la Salernitana rimane compatta per cadere solo nell’extra time quando viene un contatto in area ai danni di Alex Sandro. Calcio di rigore: Bonucci si fa intuire la traiettoria da Sepe poi il capitano sfrutta il rimpallo, la mette dentro ed è 2-2. Ma al quarto di recupero Milik di testa infila Sepe, ma dopo minuti concitati, con accenno di rissa (rossi per Milik, Fazio, Cuadrado e Allegri), annulla per offside di Bonucci. Finisce 2-2.

L’Atalanta in vetta

Dopo tre vittorie di fila, la squadra di Gasperini frena 1-1 al Gewiss Stadium contro la Cremonese e aggancia in vetta la coppia Napoli-Milan. Partita non bellissima, sbloccata nella parte finale, a quindici dalla fine. Dopo un gol annullato a Koopmeiners, il vantaggio porta la firma di Demiral che firma l1-0 di testa. Esultanza che dura pochi minuti, giusto il tempo per permettere a Valeri di rimettere le cose a posto, complice un grossolano errore di Musso. L’Atalanta frena, manca la fuga ma rimane in vetta.

Immobile spinge in alto la Lazio

Doveva vincere e così è stato. La Lazio batte all’Olimpico il Verona (1-0) e sale al sesto posto alle spalle dell’Inter, scavalcando la Roma impegnata domani sera ad Empoli. Decidono nella ripresa un gol di testa da grande opportunista di Ciro Immobile (per lui 185 gol in serie A), ed il raddoppio al quinto di recupero di Luis Alberto. Un successo meritato per gli uomini di Maurizio Sarri. Nel primo tempo, due legni, uno per parte, colpiti da Lazio e Verona. Poi, i due gol che rilanciano la Lazio con i biancocelesti sempre più lanciati nei quartieri alti della graduatoria.

Udinese, che colpo. Al Bologna il derby con la Viola

L’Udinese vive un momento florido e ne sa qualcosa il Sassuolo che al Mapei cede in rimonta agli scatenati friulani. Il vantaggio di Frattesi nel primo tempo, illude il Sassuolo. Ma l’Udinese ci crede e negli ultimi quindici minuti la ribalta firmando addirittura tre gol, ma l’attenuante per il Sassuolo è l’espulsione di Ruan. Emiliani in dieci, e i friulani allungano. Sottil indovina i cambi e saranno Beto (doppietta) e Samardzic a ribaltare la partita.

Il Bologna fa suo il derby con la Fiorentina. Tutto nella ripresa. Viola avanti con Martinez Quarta, ma in tre minuti il Bologna la ribalta con Barrow e il solito Arnautovic. Uno a uno tra Lecce e Monza, con i brianzoli avanti grazie a Stefano Sensi. Di Gonzalez il pari leccese.