Iran: “Non negozieremo con gli Usa sotto pressione”

Teheran non negozierà con gli Stati Uniti sotto pressione, Washington deve prima revocare le sanzioni e ripristinare l'impegno verso il Piano d'azione congiunto globale”. Lo ha annunciato il presidente iraniano, Hassan Rohani, aggiungendo che “se gli Usa tornano all'accordo sul nucleare e revocano le sanzioni, possono negoziare all'interno del gruppo Cinque più Uno. Fino a quando questo non accadrà, non ci saranno opportunità di negoziazione”. L'accordo sul nucleare iraniano – “piano d'azione comune congiunto” (Jcpoa) – è stato siglato nel 2015 da Iran, Francia, Germania, Regno Unito, Russia, Cina e Stati Uniti, dall'allora presidente Usa Barck Obama. Tuttavia, nel maggio 2018 – con Donald Trump nuovo presidente – gli Stati Uniti si sono ritirati dall'accordo e hanno reintrodotto le sanzioni contro Teheran scatenando le critiche dei Paesi europei. L'Iran ha iniziato a ridurre gradualmente i propri impegni relativi all'accordo a partire dal maggio 2019, mentre il mese scorso il governo di Teheran ha annunciato che avrebbe sospeso tutti gli obblighi rimanenti previsti dall'accordo, dicendosi tuttavia pronto a tornare ad adempiere ai propri obblighi in caso di revoca delle sanzioni e a collaborare con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea).

La conferenza di Monaco

Lo scorso 16 febbraio il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha incontrato l'omologo iraniano Mohammad Javad Zarif e l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'Unione europea Josep Borrell a margine della Conferenza di Monaco sulla sicurezza. Nel corso dei colloqui, riferisce il ministero degli Esteri russo in una nota, si è discusso del programma nucleare iraniano e della situazione in Medio Oriente, in particolare in Siria. “Si è svolta una discussione sulla situazione in Medio Oriente e in Nord Africa, nonché sul piano d'azione congiunto globale sul programma nucleare iraniano. Sono state affrontate alcune questioni relative alle relazioni Russia-Ue e Russia-Iran”, si legge nella nota.