Industriali e amministratori contro l’irresponsabilità degli assembramenti

In Lombardia appello di sindaci, Regione e Confindustria per evitare gli assembramenti: "Non è tempo di movida, mollare ora sarebbe la fine"

bolletta

Lo ha ricordato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “Non è il tempo per la movida e per i party“. Hanno acquistato una pagina sui quotidiani locali i Giovani imprenditori dell’Associazione Industriale Bresciana per chiedere “per favore” di rispettare le regole e il distanziamento previsto nella Fase 2 dell’emergenza Covid. Dopo i tanti arrivati in piazza Arnaldo venerdì sera e la decisione del sindaco Emilio Del Bono di chiudere i locali della zona alle 21,30 è arrivato il loro appello.

Giro di boa

“Siamo al giro di boa. Ci viene chiesto uno sforzo individuale per la collettività scrivono” avvisando che “non dobbiamo mollare ora” perché “sarebbe la fine“. “Gli assembramenti, la logica dell’ ‘ormai è passata’, la leggerezza nell’uso delle precauzioni, il demandare la responsabilità delle nostre scelte alla politica, il farne pagare il conto agli imprenditori del commercio (che ne saranno le vere vittime economiche) – aggiungono – non può essere la risposta di un popolo come il nostro”. Da qui l’appello “noi siamo bresciani. Seri, impegnati e responsabili, sempre e prima di tutto. Ricordiamocelo. Per favore”.

Rigore

Gravi e inaccettabili”. Così Riccardo De Corato, assessore regionale alla Sicurezza e Polizia Locale della Lombardia definisce le immagini riguardanti assembramenti e movida a Milano, Brescia e altri Comuni della Lombardia. ”Beppe Sala, Emilio Del Bono e tutti i sindaci della Lombardia – aggiunge De Corato – non esitino a utilizzare gli strumenti che hanno a disposizione, partendo dagli agenti della Polizia locale per punire chi non rispetta le regole. Ben venga – conclude – il richiamo al rigore del presidente Fontana, una linea che deve valere per tutti se non vogliamo rischiare di pregiudicare quanto di buono fatto fin qui”.