Incendio a Sebastopoli, Kiev: “E’ la punizione di Dio per i morti di Uman”

Kiev: "Nella città di Sebastopoli, il 29 aprile, ha avuto luogo un'esplosione che è la punizione di Dio, in particolare per i civili uccisi a Uman, tra i quali ci sono sei bambini. Questa punizione sarà di lunga durata"

Foto Imago/Image. Nella foto: esplosione

Un tank di carburante è andato in fiamme nella città di Sebastopoli, in Crimea a seguito di un probabile attacco di drone ieri notte. Lo ha reso noto il governatore della provincia annessa alla Russia, Mikhail Razvozhayev, secondo il quale le fiamme si sono estese a un’area di 1.000 metri quadrati.

L’incendio a Sebastopoli

L’incendio non rappresenta un rischio per le strutture civili della città sul Mar Nero poiché ha interessato solo i locali del porto, ha precisato poi il portavoce di Razvozhayev. Il governatore di Sebastopoli ha poi detto che nessuno è rimasto ferito nell’incidente e non è prevista nemmeno l’evacuazione dei residenti dei quartieri adiacenti. Ben 18 squadre antincendio stanno attualmente lavorando per spegnere l’incendio. Che sembra la risposta ucraina alla strage di Uman di ieri, dove sono morti 23 civili tra cui 6 bambini.

“Nella città di Sebastopoli, il 29 aprile, ha avuto luogo un’esplosione che è la punizione di Dio, in particolare per i civili uccisi a Uman, tra i quali ci sono sei bambini. Questa punizione sarà di lunga durata”. Questo il commento di Andriy Yusov, portavoce dell’intelligence del ministero della Difesa dell’Ucraina. “Si consiglia a tutti i residenti della Crimea temporaneamente occupata di non trovarsi vicino alle strutture militari nel prossimo futuro”, ha aggiunto. Il funzionario ha riferito che l’esplosione ha distrutto più di 10 serbatoi di prodotti petroliferi destinati alla flotta russa nel Mar Nero.

GB: “Attacco a Uman tentativo di intercettare le unità di riserva ucraine”

E’ realistica la possibilità che l’attacco missilistico russo su Uman fosse un tentativo di intercettare le unità di riserva e le forniture militari ucraine. Lo sostiene il ministero della Difesa britannico su Twitter nel suo consueto aggiornamento basato su rapporti d’intelligence. Il ministero della Difesa ha dichiarato che Mosca ha lanciato “la prima grande ondata di attacchi con missili da crociera contro l’Ucraina dall’inizio di marzo 2023”. I bombardamenti fatti da Mosca mostrano un cambio di tattica da parte della Russia, dopo i raid massicci con cui prese di mira le infrastrutture energetiche ucraine durante l’inverno.

Fonte: Ansa