Il Papa dona un milione di euro ai romani impoveriti dalla pandemia

Francesco istituisce a Roma un fondo per aiutare chi è stato più colpito dalla crisi economica provocata dal coronavirus. il primo stanziamento alla Caritas diocesana

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epa08358053 A handout picture provided by the Vatican Media shows Pope Francis leaves at the end of the Easter vigil Mass in St. Peter's Basilica with no public participation due to the outbreak of the coronavirus disease (COVID-19), at the Vatican, 11 April 2020. EPA/VATICAN MEDIA HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES
Francesco ha donato un milione di euro alla Caritas diocesana di Roma: “Un segno capace di sollecitare tutte le persone di buona volontà ad offrire un gesto concreto di inclusione soprattutto verso coloro che cercano conforto, speranza e riconoscimento dei propri diritti”. Il fondo sarà presentato ufficialmente venerdì 12 giugno, alle 11, nella Sala Cardinale Ugo Poletti del Palazzo Apostolico Lateranense “Come vescovo di Roma ho deciso di istituire nella diocesi il Fondo “Gesù Divino Lavoratore”, per richiamare la dignità del lavoro, con uno stanziamento iniziale di 1 milione di euro alla nostra Caritas diocesana”, scrive il Papa al vicario di Roma Angelo De Donatis .
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Disoccupazione

La sollecitudine del Pontefice, riferisce Adnkronos, è rivolta “alla grande schiera dei lavoratori giornalieri e occasionali, a quelli con contratti a termine non rinnovati, a quelli pagati a ore, agli stagisti, ai lavoratori domestici, ai piccoli imprenditori, ai lavoratori autonomi, specialmente quelli dei settori più colpiti e del loro indotto. Molti sono padri e madri di famiglia che faticosamente lottano per poter apparecchiare la tavola per i figli e garantire ad essi il minimo necessario”. Il Pontefice si appella ancora ai sacerdoti, affinché siano “i primi a contribuire al Fondo” e ne divengano “sostenitori entusiasti della condivisione nelle loro comunità”. Alla diocesi di Roma va il plauso di Jorge Mario Bergoglio per quanto fatto finora. “Vediamo che tanta gente sta chiedendo aiuto e sembra che i cinque pani e i due pesci non siano sufficienti – sottolinea Francesco-. Eppure, non posso che notare con gioia i segni di vitalità della nostra Chiesa di Roma e di tutta la città. Lo dimostra il gran numero di persone che in questi giorni si è rimboccato le maniche per aiutare e sostenere i deboli; come pure l’aumento delle donazioni a quanti operano per i malati e per i poveri; e le diverse manifestazioni che hanno visto i romani affacciarsi alle finestre e ai balconi per applaudire i medici e gli operatori sanitari, cantare e suonare, creando comunità e rompendo la solitudine che insidia il cuore di molti di noi”.
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Alleanza per Roma

Aggiunge il Pontefice: “Non si tratta di manifestazioni o atteggiamenti estemporanei frutto solo di emozione: i cittadini romani hanno desiderio di comunità e di partecipazione e ci chiedono di operare insieme, uniti, per il bene comune”. Il cardinale vicario si dice “profondamente grato al Santo Padre per l’istituzione del Fondo diocesano Gesù Divino Lavoratore, per richiamare “la dignità del lavoro” e sostenere tutti coloro che nel corso della pandemia hanno perso il proprio posto di lavoro. Nella lettera traspare tutto l’amore e la sollecitudine che il nostro vescovo non cessa di dimostrare verso gli uomini e le donne della nostra città. Sono sicuro che insieme alle istituzioni, a cominciare dalla Regione Lazio e da Roma Capitale, ognuno per la sua parte, tutti risponderemo uniti e con impegno nel dare vita a una vera e propria alleanza per Roma, per essere protagonisti della rinascita della nostra comunità dopo la crisi“.