Così il Papa aiuta i poveri della sua diocesi

Dallo stanziamento di Francesco nasce a Roma un laboratorio di solidarietà e sostegno alle fasce più colpite dalla crisi Covid. Oggi in Vicariato la presentazione del piano di interventi caritativi  

Foto © Vatican Media

L’alleanza per la capitale come opportunità di rilancio dopo la fase più acuta della pandemia. Dallo stanziamento del Papa per la città eterna nasce a Roma un laboratorio di solidarietà e sostegno alle fasce più colpite dalla crisi Covid. Afferma il cardinale vicario di Roma, Angelo De Donatis: “Il termine ‘alleanza’ ha un forte valore teologico, che ci fa sentire ancora più forte la responsabilità del nostro impegno. Anche la  nostra comunità ecclesiale vive la missione che Dio gli ha affidato, accanto al santo popolo di Dio. Contribuendo come comunità cristiana al Fondo Gesù Divino Lavoratore e al progetto di Alleanza per Roma vogliamo raccogliere l’invito rivolto dal Papa a tutti i cittadini di Roma, a tutte le istituzioni civili, politiche ed economiche e all’associazionismo, per una collaborazione attiva e senza pregiudizi che possa contribuire con coraggio a superare le gravi criticità del momento presente. Tutti possiamo aderire”.

Fondo

”Inauguriamo ‘Alleanza per Roma’, un progetto che è ancora in costruzione e che vede oggi la posa della prima pietra e di cui il Fondo Gesù Divino lavoratore non è che il primo importante strumento”, sottolinea il porporato presentando nella sede del palazzo apostolico Lateranense il Fondo Gesù Divino Lavoratore, nato dall’iniziativa di Papa Francesco per sostenere quanti sono stati maggiormente colpiti dalla crisi economica dovuta al coronavirus. insieme al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e alla sindaca di Roma Virginia Raggi. Un Fondo da un milione di euro, a cui hanno già aderito con altre 500 mila euro a testa Regione Lazio e Comune di Roma. ”Sono felice di poter vivere insieme a voi questo momento storicoPapa Francesco ha lanciato un appello invitando alla collaborazione tra chiesa, istituzioni e persone di buona volontà , una sollecitazione rivolta al buon cuore dei romani, a metterci insieme per affrontare le difficoltà che la nostra società vive e dovrà fronteggiare nel prossimo futuro. Il Santo Padre ha compiuto un gesto profetico e ci ha chiesto di collaborare alla sua realizzazione. In questo periodo di pandemia non ci ha mai fatto mancare la sua preghiera, e l’invito a non dimenticare nessuno, esortandoci a non farci contagiare dal virus dell’indifferenza. In questa situazione critica in cui sono i più fragili a risentirne maggiormente ognuno di noi è chiamato a fare la sua parte”, aggiunge il cardinale vicario di Roma.

Cultura dell’incontro

”Non si tratta solo di erogare una somma di denaro per chi è rimasto privo di sostegno, si tratta della risposta a un vero e proprio mandato: la comunità cristiana di Roma è chiamata a essere sale e lievito nella società, testimone della cultura dell’incontro e strumento di ascolto e dialogo nella ricerca di modalità nuove e trasversali per soluzioni condivise che coinvolgano tutte le istituzioni e le persone di buona volontà di questa città- afferma De Donatis-. Rinnovo l’invito a tutti i cittadini della capitale, alle istituzioni politiche civili ed economiche e al mondo dell’associazionismo per una collaborazione attiva senza pregiudizi per pervenire a un dialogo sempre più fecondo, per superare le gravità del momento presente. Non vogliamo solo erogare contributi economici, intendiamo restituire dignità a coloro che per la perdita del lavoro sono caduti nello scoraggiamento pensando di non farcela. Vorrei, riprendendo l’auspicio del nostro vescovo Francesco, vedere fiorire nella nostra città la solidarietà della porta accanto, le azioni in cui si condonano i debiti, si fanno cadere le contese, si chiede il corrispettivo a seconda della capacità del debitore e non del mercato”.