Il monito del Papa: “Potere e soldi, gli strumenti del diavolo per distruggere la Chiesa”

L'omelia del Pontefice a Santa Marta: "L'invidia è il mezzo del nemico per attaccare l'annuncio evangelico. E' lo Spirito Santo che fa crescere la Chiesa"

Foto © Vatican Media

“Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie. Gli ha dato vittoria la sua destra e il suo braccio santo. Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza, agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia”. Così recita il Salmo letto nella Cappella di Casa Santa Marta, dove Papa Francesco ha celebrato la Santa Messa mattutina pronunciando un’omelia in cui ha ricordato come il Signore abbia compiuto meraviglie, ma anche quanta fatica facciano le comunità cristiane nel portarle avanti. Ponendo, come esempio, la folla di Antiochia che si radunò ad ascoltare la Parola del Signore: “Da una parte c’è il Signore, c’è lo Spirito Santo che fa crescere la Chiesa, e cresce sempre più: questo è vero. Ma dall’altra parte c’è il cattivo spirito che cerca di distruggere la Chiesa”.

Quando il nemico cerca di distruggere

E’ sempre così, ha spiegato il Santo Padre: “Si va avanti ma poi viene il nemico cercando di distruggere. Il bilancio è sempre positivo alla lunga, ma quanta fatica, quanto dolore, quanto martirio! Questo è successo qui, in Antiochia, e succede dappertutto nel Libro degli Atti degli Apostoli”. A Listra e nella vicenda del mago Elimas, con gli artigiani della dea Artemide, a Efeso, e con i padroni dell’indovina: “E qual è – ha detto Papa Francesco – lo strumento del diavolo per distruggere l’annuncio evangelico? L’invidia. Il Libro della Sapienza lo dice chiaro: ‘Per l’invidia del diavolo è entrato il peccato nel mondo’ (cfr Sap 2,24) – invidia, gelosia, qui. Sempre questo sentimento amaro, amaro. Questa gente vedeva come si predicava il Vangelo e si arrabbiava, si rodevano il fegato di rabbia. E questa rabbia li portava avanti: è la rabbia del diavolo, è la rabbia che distrugge, la rabbia di quel ‘crocifiggi, crocifiggi!’, di quella tortura di Gesù. Vuole distruggere. Sempre”.

Il potere del mondo contro il potere di Dio

“A una Chiesa che non ha difficoltà”, avverte il Pontefice, “manca qualcosa. Il diavolo è troppo tranquillo. E se il diavolo è tranquillo, le cose non vanno bene. Sempre la difficoltà, la tentazione, la lotta … la gelosia che distrugge. Lo Spirito Santo fa l’armonia della Chiesa, e il cattivo spirito distrugge. Fino a oggi. Fino a oggi. Sempre questa lotta. Uno strumento di questa gelosia, di questa invidia, sono i poteri temporali”. Un potere che, ha detto Papa Francesco, “può essere buono: le persone possono essere buone ma il potere come tale è sempre pericoloso. Il potere del mondo contro il potere di Dio muove tutto questo e sempre dietro di questo, a quel potere, ci sono i soldi”.

Il lievito e la forza

“Questo che succede in questa Chiesa primitiva”, ha continuato il Santo Padre, “il lavoro dello Spirito per costruire la Chiesa, per armonizzare la Chiesa, e il lavoro del cattivo spirito per distruggerla, non è che uno sviluppo di quello che accade la mattina della Risurrezione. I soldati, vedendo quel trionfo, sono andati dai sacerdoti e hanno comprato la verità… i sacerdoti. E la verità è stata ‘silenziata’. Dalla prima mattina della Risurrezione, il trionfo di Cristo, c’è questo tradimento, questo ‘silenziare’ la parola di Cristo, ‘silenziare’ il trionfo della Risurrezione con il potere temporale: i capi dei sacerdoti e i soldi”. Essere attenti, è l’avvertimento del Pontefice, con la predica del Vangelo: “Di non cadere mai di mettere la fiducia nei poteri temporali e nei soldi. La fiducia dei cristiani è Gesù Cristo e lo Spirito Santo che Lui ha inviato, e proprio lo Spirito Santo è il lievito, è la forza che fa crescere la Chiesa. Sì, la Chiesa va avanti, in pace, con rassegnazione, gioiosa: fra “le consolazioni di Dio e le persecuzioni del mondo”.