Il bollettino del Ministero della Salute: 5.080 positivi, 198 vittime

Cala la pressione sui reparti di terapia intensiva e sui reparti ordinari. Sul territorio nazionale, la percentuale di posti letto occupati scende al 24%, di ben 6 punti al di sotto della soglia critica del 30%

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Sono 5.080 i positivi al test del coronavirus in Italia in 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Domenica erano stati 8.292.

Sono invece 198 le vittime in un giorno, in aumento rispetto alle 139 del giorno prima. In totale i casi dall’inizio dell’epidemia sono 4.116.287, i morti 123.031. I dimessi ed i guariti hanno raggiunto quota 3.619.586, con un aumento di 15.063 unità in 24 ore. Gli attualmente positivi sono 373.670, in calo di 10.184.

Sono 130.000 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati in 24 ore in Italia. Domenica i test erano stati 226.006. Il tasso di positività è del 3,9%, in aumento rispetto al 3,7%.

Migliora la situazione delle terapie intensive

Nel frattempo, sembra essere in continuo miglioramento la situazione delle terapie intensive occupate da pazienti Covid. Ad oggi sono 2.158, in calo di 34 unità nel saldo quotidiano tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 80. Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 15.427 persone (7 in più di ieri). Al momento, in tutta Italia la percentuale di occupazione delle terapie intensive è al 24%, ben 6 punti al di sotto della soglia critica del 30%.

Tornano quindi al valore di metà febbraio, ovvero prima dell’effetto della terza ondata pandemica. Solo 3 regioni, inoltre, superano tale soglia oltre la quale diventa difficile la presa in carico di malati non Covid: Lombardia, Toscana e Puglia. Lo mostrano i dati dell’Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali (Agenas), relativi alla giornata del 9 maggio. Due settimane fa le terapie intensive Covid erano al 30% e 7 le regioni oltre questo valore.

I posti letto nei reparti ordinari

Inoltre cala ancora, attestandosi al 25%, la percentuale dei posti letto occupati da pazienti Covid-19 nei reparti ospedalieri ordinari, restando quindi ben al di sotto della soglia di allerta del 40% individuata dal Ministero della Salute. Secondo i dati Agenas, tale valore era pari 32% lo scorso 27 aprile e al 28% lo scorso 25 maggio.

Questo, nel dettaglio, è ora il tasso di occupazione delle terapie intensive e dei reparti ordinari nelle varie Regioni e Province autonome: Abruzzo (15% intensive, 20% reparti ordinari); Basilicata (13%, 30%); Calabria (22%, 42%); Campania (19%, 31%); Emilia Romagna (25%, 20%); Friuli Venezia Giulia (12%, 12%); Lazio (28%, 29%); Liguria (28%, 24%); Lombardia (35%, 27%); Marche (28%, 27%); Molise (13%, 12%); PA di Bolzano (10%, 11%); PA di Trento (20%, 11%); Piemonte (25%, 29%); Puglia (33%, 39%); Sardegna (19%, 18%); Sicilia (16%, 25%); Toscana (35%, 22%); Umbria (18%, 20%); Valle d’Aosta (30%, 14%); Veneto (13%, 12%).