Il 1° Maggio atto di affidamento dell’Italia a Maria-VIDEO-

La Cei affida il Paese alla protezione della Madre di Dio come segno di salvezza e speranza. Il successo dell'Ave Maria dai balconi d'Italia recitata ogni sera alle 19,30 dai fedeli con don Aldo Buonaiuto (2 milioni di contatti in un mese)

 

Rosario e invocazione a Maria accompagnano la quarantena in pandemia. Oltre due milioni di persone si sono collegate nell’ultimo mese con i social per recitare l’Ave Maria dai balconi d’Italia con il sacerdote di frontiera della Comunità Papa Giovanni XXIII, don Aldo Buonaiuto.

Caravaggio

Ora, raccogliendo la proposta e la sollecitazione di tanti fedeli, la Conferenza Episcopale Italiana affida l’intero Paese alla protezione della Madre di Dio come segno di salvezza e di speranza. Lo farà venerdì 1° Maggio, alle ore 21, con un momento di preghiera, nella basilica di Santa Maria del Fonte presso Caravaggio (diocesi di Cremona, provincia di Bergamo).
  

Maggio mariano

La scelta della data e del luogo è estremamente simbolica. Maggio è, infatti, il mese tradizionalmente dedicato alla Madonna, tempo scandito dalla preghiera del Rosario, dai pellegrinaggi ai santuari, dal bisogno di rivolgersi con preghiere speciali all’intercessione della Vergine. Iniziare questo mese con l’Atto di Affidamento a Maria, nella situazione attuale, acquista un significato molto particolare per tutta l’Italia.

Emergenza sanitaria

Il luogo, Caravaggio, situato nella diocesi di Cremona e provincia di Bergamo, racchiude in sé la sofferenza e il dolore vissuti in una terra duramente provata dall’emergenza sanitaria. Alla Madonna la Chiesa affida i malati, gli operatori sanitari e i medici, le famiglie, i defunti. Nella festa di San Giuseppe lavoratore, sposo di Maria Vergine, affida, in particolare, i lavoratori, consapevole delle preoccupazioni e dei timori con cui tanti guardano al futuro.