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Guerriglia urbana alla manifestazione pro Palestina: 30 agenti feriti

Sono quattro i fermati durante gli scontri e portati in questura. Due di questi sono stati denunciati a piede libero per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale

Momenti di forte tensione alla manifestazione Pro Palestina, organizzata a due giorni dal primo anniversario dell’attacco di Hamas a Israele, nonostante il divieto imposto dalla questura. Dopo le prime ore passate normalmente è scoppiato il caos quando i dimostranti hanno cercato di fare il corteo, tentando di sfondare il cordone che li conteneva in piazzale Ostiense. Al no della forze preposte, è iniziato il lancio di bottiglie, bombe carta e fumogeni. Polizia e militari hanno replicato con idranti e cariche antisommossa. Tre ragazzi e 30 agenti sono rimasti feriti negli scontri. Sono state 4 le persone fermate e 40 i fogli di via emessi per manifestanti provenienti da varie città. Piantedosi ha manifestato a Pisani il proprio apprezzamento per “l’operato delle forze di polizia. Il Viminale: “C’erano infiltrati”.

Manifestanti cercano di forzare il cordone delle forze dell’ordine: scontri

Scontri tra attivisti pro Palestina e forze dell’ordine al lato di via Ostiense a Roma dove sono appostate le camionette della guardia di Finanza in assetto anti sommossa. Alcuni manifestanti stanno cercando di forzare il blocco: in corso lanci di fumogeni e bottiglie contro le forze dell’ordine.

Idranti in azione contro manifestanti pro Palestina a Roma

Idranti in azione da parte delle forze dell’ordine contro i manifestanti pro Palestina che a via Ostiense a Roma hanno tentato di forzare il blocco delle camionette. Alcuni manifestati, con cappuccio e volto coperto, continuano a lanciare oggetti e bombe carta contro le forze dell’ordine: un ragazzo ha provato a lanciare anche un cartello stradale divelto in strada. Le forze di sicurezza hanno lanciato anche fumogeni per disperdere i manifestanti.

Bombe carta e fumogeni lanciati contro le forze dell’ordine

Continua il lancio di bombe carta e fumogeni contro la polizia alla manifestazione pro-Palestina in piazzale Ostiense a Roma. Le forze dell’ordine hanno effettuato una carica di alleggerimento.

Ragazza ferita negli scontri

Una ragazza è rimasta ferita negli scontri a piazzale Ostiense durante la manifestazione Pro Pal. La ragazza è rimasta ferita alla testa ed è a terra.

Scontri alla manifestazione: 30 agenti feriti

Sono 30 al momento gli agenti delle forze dell’ordine ferite nel corso degli scontri alla manifestazione pro Pal a Roma. Di questi 20 sono della Polizia di Stato e 4 della Guardia di finanza. Sono 38 i fogli di via per manifestanti provenienti da varie città tra cui Varese, Livorno, Campobasso, Brindisi, Napoli, Salerno, Torino, Firenze, Milano, Perugia, Modena, Catania e Bari.

Quattro fermati negli scontri

Sono quattro i fermati durante gli scontri e portati in questura. Due di questi sono stati denunciati a piede libero per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Al vaglio la posizione degli altri due. Quaranta i fogli di via.

Piantedosi: grande equilibrio delle forze di polizia

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha telefonato al capo della Polizia, Vittorio Pisani, chiedendo informazioni sulle condizioni di salute dei rappresentanti delle forze dell’ordine “rimasti feriti a causa delle aggressioni subite oggi a piazzale Ostiense”, fanno sapere fonti del Viminale. Nell’occasione, Piantedosi ha manifestato a Pisani il proprio apprezzamento per “l’operato delle forze di polizia che, come sempre, hanno dimostrato grande professionalità ed equilibrio garantendo l’ordine pubblico in una giornata complessa, in cui non sono mancate gravi intemperanze da parte di chi è sceso in piazza anche utilizzando armi improprie e bombe carta per aggredire gli agenti e causare danneggiamenti”.

Fonti Viminale: confermate ipotesi su infiltrati al corteo

“Da quanto avvenuto oggi a Roma arriva la conferma della fondatezza delle ragioni poste alla base del divieto emesso dalla questura di Roma”. È quanto rilevano fonti del ministero dell’Interno. “La decisione – spiegano dal Viminale – è scaturita sulla base di valutazioni legate a informazioni acquisite nelle scorse settimane che lasciavano presagire rischi per l’ordine pubblico. Il primo fattore critico era rappresentato dagli infiltrati intenzionati a utilizzare una numerosa manifestazione per confondersi all’interno di un corteo più ampio e attaccare obiettivi sensibili oltre che le forze di polizia, come poi effettivamente avvenuto a piazzale Ostiense”.

Fonte: Ansa

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