Guerra in Ucraina, Onu: “Almeno 5.237 civili morti nel conflitto”. Nuovo attacco su Odessa

La guerra in Ucraina è arrivata al 153esimo giorno. Di Maio condanna gli attacchi ad Odessa: "L'Italia continua con tenacia a lavorare per la pace"

Onu

La guerra in Ucraina è arrivata al 153esimo giorno. La Russia ha ammesso un attacco al porto di Odessa. Per Mosca tuttavia i bombardamenti “sono rivolti solo alle infrastrutture militari” e non ostacoleranno le esportazioni di grano. Su questo fronte il ministro delle Infrastrutture ucraino, Oleksandr Kubrakov, ha annunciato che l’export inizierà il 27 luglio dal porto di Chornomorsk.

Onu: “Almeno 5.237 civili morti nel conflitto in Ucraina”

L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha reso noto che almeno 5.237 civili sono morti e 7.035 sono rimasti feriti in Ucraina dall’inizio dell’invasione delle truppe russe. Lo riporta Novaya Gazeta Europa sottolineando che l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ritiene che le cifre effettive siano considerevolmente più elevate “per il fatto che la ricezione di informazioni da alcune località in cui sono in corso intense ostilità è stata ritardata e molti rapporti sono ancora in attesa di conferma”.

Presto referendum per annessione di Kherson alla Russia

Le autorità filorusse che amministrano la regione di Kherson, nel sud dell’Ucraina, occupata dalle forze di invasione di Mosca fin dall’inizio della guerra, hanno confermato che “presto” sarà indetto un referendum per l’annessione alla Federazione russa, nonostante la controffensiva ucraina in atto.

Le autorità di Kiev “non capiscono che le offensive senza senso costano decine o anche centinaia di vite di cittadini ucraini”, ha affermato Kiril Stremousov, vice capo dell’amministrazione militare-civile della regione, citato dalla Tass. “Quindi – ha aggiunto Stremousov – nonostante le intimidazioni e le informazioni terroristiche ci sarà comunque un referendum che deciderà l’appartenenza della regione alla Federazione russa”. Il responsabile non ha indicato una data per la consultazione.

Nuovo attacco dei missili russi su Odessa

Le forze russe hanno colpito ancora una volta la città portuale di Odesa, nel sud dell’Ucraina, nelle prime ore di questa mattina: lo riferisce l capo dell’amministrazione militare della regione, Serhiy Bratchuk, secondo quanto riportato dal Guardian. L’attacco missilistico sarebbe avvenuto per mezzo di “velivoli strategici”, ha affermato. Sabato scorso, appena 12 ore la firma dell’intesa con Kiev sulle esportazioni del grano dai porti meridionali dell’Ucraina, la Russia aveva bombardato Odessa con missili da crociera. 

Di Maio condanna gli attacchi ad Odessa: “Sostenere Onu”

“La guerra in Ucraina ha provocato la più grande crisi di rifugiati della recente storia europea e sconvolto la catena alimentare mondiale. In questo senso l’accordo di Istanbul sul grano apre spiragli positivi. Ma l’attacco russo al porto di Odessa dimostra quando sia importante vigilare sull’applicazione di quell’accordo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio parlando alle commissioni congiunte Esteri e Difesa della Camera.

“E’ indispensabile che l’intera comunità internazionale assicuri il suo sostegno alle Nazioni Unite e all’impegno delle parti per l’attuazione degli impegni operativi”, ha aggiunto il ministro, osservando che “la crisi del grano è la riprova di come l’invasione russa dell’Ucraina, in atto da sei mesi, abbia riflessi internazionali. Una aggressione – ha detto riportato da Ansa – che è uno spartiacque destinato a produrre ripercussioni sistemiche. Diventa quindi ancor più cruciale la presenza dell’Italia nelle missioni internazionali. L’Italia continua con tenacia a lavorare per la pace”, ha concluso.