G7, Draghi a Biden: “Bene incontro: atlantismo ed europeismo nostri pilastri”

Tutti i temi trattati al G7: dal piano globale anti pandemie, all'incubo Brexit per la "guerra delle salsicce" fino alla sfida alla Cina

E’ durato circa mezz’ora il colloquio bilaterale tra il premier italiano Mario Draghi e il presidente Usa, Joe Biden, a margine dei lavori del G7. Lo riporta Rai News.

“Il bilaterale con il presidente Biden è andato molto bene. Sin dalla formazione del governo sono stato molto chiaro che i due pilastri della politica estera italiana sono l’europeismo e l’atlantismo. Con Biden siamo d’accordo su molti temi: donne, giovani, difesa degli ultimi, diritti umani, diritti civili, diritti sociali e tutela dell’ambiente che è il tema chiave della nostra presidenza del G20″, ha detto Draghi, dopo il colloquio con il presidente Usa.

Il piano anti pandemie

Il primo ministro britannico Boris Johnson ha introdotto la seconda giornata di lavori con un messaggio in cui ha salutato come “un momento storico” l’annunciata dichiarazione sulla cooperazione contro la pandemia al G7 di Carbis Bay: “Con questo accordo, le maggiori democrazie del mondo intendono impegnarsi a impedire che una pandemia mondiale si verifichi di nuovo e che non si ripetano mai più le devastazioni causate dal Covid-19″, ha ribadito. Il piano globale di contrasto coordinato delle prossime pandemie prevede – tra le altre cose – anche la riduzione da 300 a 100 giorni dei tempi per la ricerca e lo sviluppo di un vaccino.

Il tema è stato al centro anche dell’intervento del presidente del Consiglio Draghi, che ha sostenuto la necessità “di riformare e rafforzare l’Oms”, con un ruolo più forte per Fmi e Banca mondiale, sottolineando la necessità di prepararsi fin d’ora per la prossima pandemia, anche concordando in anticipo la distribuzione dei vaccini.

La guerra delle salsicce

Al G7 di sabato 12 giugno irrompe soprattutto la questione post Brexit aperte fra Gran Bretagna e Unione europea a causa della cosiddetta “guerra delle salsicce“. Il governo Johnson, nei giorni scorsi, si era rimangiata l’attuazione del Northern Ireland Protocol che prevede il controllo di tutte le merci al confine con l’Irlanda del Nord, rimasta nel mercato unico. Le mancate verifiche sui prodotti alimentari avevano facendo infuriare l’Ue, che aveva minacciato di portare la Gran Bretagna in tribunale e di punirla con pesanti dazi.

Sul tema sono intervenuti sabato i presidenti di Consiglio e Commissione europea, Charles Michel e Ursula Von der Leyen, in un tweet con le immagini del loro incontro col premier britannico, Boris Johnson, al G7: “L’accordo del Venerdì santo e la pace sull’isola d’Irlanda sono di primaria importanza. Abbiamo negoziato un protocollo che lo preserva, firmato e ratificato da Ue e Regno Unito. Vogliamo le migliori relazioni possibili col Regno Unito. Entrambe le parti devono attuare ciò che è stato concordato. Su questo c’è piena unità dell’Ue”.

La replica britannica

Johnson, in un bilaterale anche con la cancelliera tedesca Angela Merkel, ha detto che la posizione di Londra sul Protocollo è di “mantenere sia la sovranità sia l’integrità territoriale del Regno Unito”, che servono “compromessi da tutte le parti” e che è impegnato a trovare “soluzioni pratiche“.

Dalla Via della Seta al Build Back Better World

Un piano globale sulle infrastrutture per i Paesi a basso reddito. È la risposta dei leader del G7 alla Via della Seta lanciata dalla Cina. Approvata su proposta americana, l’iniziativa – che si chiamerà Build Back Better World – è stata approvata nella seconda giornata del summit. La Casa Bianca ha sottolineato in una nota “l’enorme bisogno di infrastrutture in Paesi a basso e medio reddito”.

Il vertice si chiude domenica 13 giugno, a metà giornata, dopo altre due sessioni dedicate ai dossier della società aperta e a quello cruciale del clima e di una politica più verde.