Furlan: “Ora servono riforme economiche condivise con le parti sociali”

E' l'auspicio della segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, commentando l'esito del voto delle elezioni regionali

Annamaria Furlan, Segretaria Generale Cisl

“Auguri di buon lavoro a tutti i Governatori neo eletti o riconfermati alla guida delle sei Regioni dove si è votato. Ora si affrontino subito i gravi problemi sociali, occupazionali ed infrastrutturali coinvolgendo il sindacato nelle scelte necessarie e urgenti che bisognerà fare con equità e giustizia sociale”. E’ l’auspicio della segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, commentando l’esito del voto. Le elezioni regionali si sono svolte in sei Regioni. Il centro destra ha vinto in Veneto, Marche e Liguria. Il Csx in Toscana, Puglia e Campania.

Il commento

“Da una parte il segnale positivo dell’alta affluenza al voto nel referendum – l’affluenza definitiva al voto per il Referendum costituzionale è stata del 53,84%, ndr – dall’altra il forte protagonismo dei presidenti eletti nelle Regioni rappresentano il dato più evidente di questa consultazione elettorale che testimonia la grande voglia di partecipazione responsabile dei cittadini nelle scelte democratiche in una delle fasi più difficili e complicate della storia del nostro paese”.

“Occorre ora – dice Furlan nel comunicato Cisl – che le istituzioni e tutte le forze politiche capitalizzino l’esito di questo voto rispondendo con i fatti concreti alle istanze espresse dai cittadini sia sul piano delle necessarie riforme istituzionali, sia sul piano delle riforme economiche per favorire la crescita e l’occupazione, soprattutto dei giovani, attraverso un patto sociale che veda la partecipazione di tutte le forze responsabili del paese”.

Recovery Fund

“La vera emergenza è oggi la crisi economica e le scelte del Governo per superarla. Ecco perché – conclude il segretario Cisl – ci aspettiamo nelle prossime giornate l’apertura di un confronto vero a Palazzo Chigi con il Presidente del Consiglio sulle priorità e sui progetti su cui destinare le ingenti risorse del Recovery Fund, utilizzando senza indugi, per rafforzare la sanità pubblica, anche le risorse europee del Mes”.