Credito d’imposta e affitti agevolati per il Terzo settore

Le misure di sostegno già previste per le imprese saranno estese agli enti del volontariato, Collaborazione strategica ad ogni livello istituzionale

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Rifinanziamento per 100 milioni di euro del fondo per le attività delle associazioni, un fondo specifico per aiutare nel post emergenza il Terzo settore del Mezzogiorno, ulteriori risorse per interventi di contrasto alla povertà educativa nelle regioni del Mezzogiorno. Queste alcune delle novità del decreto Rilancio, approvato dal Consiglio dei Ministri. Ma non ci saranno solo risorse: gran parte delle misure di sostegno già previste per le imprese saranno finalmente estese anche a tutti gli enti del Terzo settore comprese le agevolazioni sugli affitti, quelle per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale e il credito di imposta per le spese di sanificazione degli ambienti e dei mezzi.

Procedura di riparto

Fondamentali misure a sostegno della liquidità degli enti saranno la possibilità di accedere al credito agevolato e l’accelerazione delle procedure di riparto del cinque per mille per l’esercizio finanziario 2019. “Una manovra che apprezziamo – dichiara la portavoce nazionale del Forum Terzo Settore, Claudia Fiaschi – e che accoglie la maggior parte delle richieste avanzate in occasione degli ultimi confronti con l’esecutivo. Potremo contare su una serie di aiuti che daranno ossigeno alle nostre organizzazioni, le aiuteranno ad impostare la fase di ricostruzione post emergenza, confermando e innovando il nostro impegno per le persone e le comunità più fragili del Paese. Importante che il provvedimento preveda misure di sostegno alle persone in situazione di particolare disagio (non autosufficienza e disabilità, senza tetto, bambini e minori, persone in povertà) e per l’emersione dei rapporti di lavoro degli stranieri presenti sul territorio nazionale”.

Cooperazione

“Riteniamo importante l’attenzione riservata al mondo dello sport e della cultura particolarmente colpiti da questa emergenza, con l’auspicio di poter individuare soluzioni a supporto anche della cooperazione allo sviluppo e del servizio civile universale – prosegue Fiaschi-. L’analisi puntuale del decreto ci consentirà una valutazione più dettagliata; ci riserviamo di lavorare per l’inclusione delle questioni rimaste fuori dal provvedimento nella fase di conversione del decreto alle Camere”. E conclude Fiaschi:“Adesso ci auguriamo che ad ogni livello istituzionale si intensifichi la collaborazione strategica con il nostro mondo. Solo così potremo dare una risposta efficace alle tante problematiche sociali e ai nuovi bisogni legati a questa emergenza“.