Il nuovo esecutivo ad interim dei talebani vieta lo sport alle donne

I talebani hanno varato un nuovo governo provvisorio che, come primo atto, ha represso il dissenso e vietato lo sport alle donne

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Poche ore fa i talebani hanno annunciato un governo provvisorio per l’Afghanistan, lo stesso sarà presieduto dal mullah Mohammad Hassan Akhund in qualità di primo ministro e il mullah Abdul Ghani Baradar diverrà vice primo ministro. Akhund e Baradar attualmente riveste una posizione di rilievo all’interno dell’entourage talebano tantoché il primo e al vertice del potente organo decisorio degli stessi denominato Rehbari Shura, mentre invece il secondo è a capo dell’onnipresente ufficio politico del gruppo.

La proibizione dell’attività sportiva per le donne

Una delle prime decisioni del nuovo esecutivo, che ha destato molto scalpore nella comunità internazionale, e stato di vietare lo sport alle donne afghane – in special modo il cricket o altre discipline che presuppongano la vista del viso o del corpo – in quanto, secondo il vicecapo della Commissione cultura Ahmadullah Wasiq, questo violerebbe i precetti della religione islamica. In particolare, questa presa di posizione, rischia di mettere in pericolo la partecipazione della nazionale al match di cricket denominato International Cricket Council che dovrebbe disputarsi in Australia il prossimo novembre e prevede la presenza di una squadra maschile e di una femminile.

Le proteste pacifiche e la repressione del dissenso

Questo ed altri provvedimenti del nuovo esecutivo hanno scatenato diverse proteste a Kabul, in particolare nutriti gruppi di donne, per il terzo giorno consecutivo, sono scese in strada a manifestare, dopo che i talebani hanno definito illegali le marce pacifiche e hanno sparato in aria per disperdere le manifestanti. Oltre a questo, gli studenti coranici talebani, nei giorni scorsi hanno eseguito arresti preventivi nei confronti dei giornalisti e dei cameramen che seguivano e documentavano queste dimostrazioni di dissenso pacifico.