E’ morta Linda Tripp, la “talpa” dell’affaire Lewinsky

Da tempo malata di tumore, registrò le sue conversazioni con l'ex stagista, contribuendo a innescare il processo di impeachment di Bill Clinton

A più di vent’anni, il sexgate che sconvolse la Casa Bianca a fine Anni 90 torna per un attimo a occupare le cronache americane, facendo notizia quasi quanto il ritiro di Bernie Sanders dalla corsa alle presidenziali. Una lunga malattia ha portato via Linda Tripp, la cosiddetta “talpa” del caso Clinton-Lewinsky, che contribuì con le sue registrazioni a far istituire il processo di impeachment nei confronti dell’allora presidente degli Stati Uniti. Un caso che fece tremare una presidenza fin lì (in realtà anche dopo) fra le più apprezzate dagli americani ma che, come quello toccato a Donald Trump qualche mese fa, si risolse con un nulla di fatto in Senato, dove Clinton riuscì a venir fuori dal pantano riuscendo a restare in sella per altri due anni.

L’impeachment

Linda Tripp combatteva da anni contro un tumore al pancreas, che ne aveva aggravato le condizioni negli ultimi giorni. Anche la stessa Monica Lewinsky si era detta dispiaciuta per le sue condizioni, dicendo di non pensare al passato: “Spero che si riprenda. Non posso neanche immaginare quanto sia difficile per la sua famiglia”. Le sue conversazioni con la Tripp  su quanto accaduto negli uffici della Casa Bianca all’epoca del suo stage (durante il quale si consumò lo scandalo), vennero registrate e finirono nelle mani del procuratore indipendente Kenneth Starr, elemento decisivo per la messa in stato d’accusa del presidente nel 1998. A Clinton fu contesta l’accusa di spergiuro per aver mentito, secondo quanto si avanzò allora nel cosiddetto Rapporto Starr, di aver mentito alla Nazione.

Le registrazioni

Le rivelazioni di Monica Lewinsky, ottenute da Linda Tripp, furono comunque sufficientemente decisive per contribuire a scrivere un pezzo di storia. Per la terza volta nella storia degli Stati Uniti un presidente finiva sul banco degli accusati davanti alla Corte Suprema, anche se Richard Nixon, per il caso Watergate, si dimise prima di arrivarci (evitando probabilmente di essere il primo in assoluto a essere sollevato dall’incarico tramite il procedimento). Alla Casa Bianca, Tripp ricopriva il ruolo di segretaria nell’ufficio del Consigliere, per poi essere trasferita al Pentagono (Ufficio Affari pubblici), facendo la conoscenza della giovanissima Lewinsky. Fu in quell’occasione che l’ex stagista di Clinton rivelò di aver avuto una relazione con il presidente, di fatto innescando la scintilla che avrebbe portato al secondo “gate” della storia americana.