Draghi al Summit EuMed di Atene: “Transizione grande e rapida, proteggere i più deboli dai costi sociali”

Ruolo delle istituzioni europee, allargamento a Slovenia e Croazia, sicurezza e stabilità nel Mediterraneo alcuni dei punti toccati dal presidente del Consiglio al vertice in Grecia

Si è tenuto nella capitale greca l’ottavo vertice tra i Paesi meridionali dell’Unione europea, il primo a cui hanno preso parte Slovenia e Croazia, tra i temi sul lavoro il cambiamento climatico, la sicurezza e la stabilità nel Mediterraneo, l’agenda europea. A margine del summit, il capo dell’esecutivo italiano Mario Draghi e il primo ministro Kyriakos Mitsotakis greco hanno tenuto un incontro bilaterale.

Clima

Il cambiamento climatico è stato uno dei primi punti toccati dal presidente del Consiglio italiano nelle dichiarazioni congiunte al termine del vertice ateniese: “Esprimo solidarietà al premier Mitsotakis per gli incendi di quest’estate. L’esperienza che abbiamo vissuto, con incendi dalla Turchia è forse la lezione migliore per procedere nella lotta al cambiamento climatico. E’ necessaria un’azione convinta e determinata. La trasformazione è gigantesca, e non c’è tempo, per i costi che i nostri cittadini subirebbero sarebbero immensi”. “Dobbiamo considerare che una transizione così grande e rapida”, ha proseguito Draghi “comporta anche costi economici e sociali immensi. Da un lato siamo determinati a percorrere questa transizione, dall’altro siamo determinati a proteggere, specialmente i più deboli, dai costi sociali che, come abbiamo visto ora con l’aumento delle bollette, potrebbero essere veramente significativi”.

Nella giornata di oggi, in un videomessaggio al Forum delle Maggiori Economie sull’Energia e il Clima (Mef) voluto dal presidente statunitense Joe Biden, il premier italiano aveva detto che “con l’accordo di Parigi ci siamo impegnati a contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali” e che “la maggior parte dei nostri paesi ha rinnovato questo impegno nelle recenti riunioni del G20”, aggiungendo però: “Tuttavia, dobbiamo essere onesti nei confronti di noi stessi: stiamo venendo meno a questa promessa”. Dobbiamo realizzare riduzioni immediate, rapide e significative delle emissioni”, aveva detto ancora il presidente del Consiglio. “Non possiamo semplicemente contare sugli altri: dobbiamo tutti fare la nostra parte. Dobbiamo onorare gli impegni presi in materia di clima e, in alcuni casi, essere pronti a prenderne di più audaci”.

Europa

Il presidente del Consiglio ha poi richiamato il “ruolo fondamentale” delle istituzioni comunitarie, come la Commissione. “I Paesi dell’Ue sono in posizioni di partenza diverse, i Paesi del Nord dipendono meno da certi idrocarburi rispetto a quelli del Sud”. “Un altro motivo per cui la Commissione è centrale ed è il suo potere d’acquisto“, ha aggiunto Draghi. “Nella seconda fase della campagna di acquisto dei vaccini la Commissione europea è stata straordinaria: una delle cose di cui si è parlato è cercare di vedere se questo ruolo di acquirente collettivo dell’Ue può essere esteso ad altre esperienze”.

Mediterraneo

Il capo dell’esecutivo italiana ha salutato l’allargamento del summit ai “presidenti di Slovenia e Croazia“, e ha affermato che “abbiamo inoltre discusso anche della sicurezza del Mediterraneo, della parte più vicina, come Libia e Tunisia. Tutti i paesi vogliono contribuire al mantenimento della stabilità”.