Dopo il voto regionale, i partiti guardano alle prossime sfide

Ieri il consiglio dei ministri ha fissato la data del referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari al 29 marzo. “Nessuna interferenza sul cammino del governo” rassicura Conte. Oggi il ministro Bonafede relazione al Parlamento sulla riforma della giustizia, su cui la maggioranza è al lavoro per trovare un punto comune. Voto in aula alla Camera sulla proposta di legge Costa. Ma a tenere banco è il commento del voto in regionale in Emilia Romagna e Calabria. Il premier Conte ha puntato l'attenzione su due punti: innanzitutto sul fatto che in Emilia ha vinto un progetto riformatore alternativo alle destre. Nei prossimi giorni – dice – subito la fase due, con il cronoprogramma. E – aggiunge – i 5 stelle saranno in grado di rigenerarsi. Il secondo punto, per Conte, è che Salvini è il vero sconfitto perché – spiega il Presidente del Consiglio – ha voluto trasformare le regionali in un referendum sul governo e ha perso. Conte torna poi sulla vicenda del citofono che definisce indegna.

La maggioranza

Il segretario del Pd Zingaretti rivendica la scelta della strategia vincente e pensa subito al “dopo”. Avanti con il governo, più collaborazione con in Cinque Stelle: alleanza con il Movimento nelle prossime elezioni regionali. Movimento che ammette la sconfitta ma rilancia: avanti con il programma, ripartiremo. Oggi intanto verrà indicato il capo delegazione nel Governo. Per Renzi le elezioni di domenica dimostrano che il buongoverno batte il populismo e Speranza, Leu, commenta: governo rafforzato, ora basta alibi e scheramglie.

L’opposizione

Il leader della Lega Salvini incassa la sconfitta in Emilia ma dice: rifarei tutto e fa notare che il centrodestra ha vinto 8 voti regionali su 9 ed è – dice – maggioranza nel Paese. Il presidente Berlusconi è soddisfatto per il successo di Forza Italia in Calabria e fa notare l’importanza del partito all’interno della coalizione. Meloni chiede gioco di squadra anche in vista delle prossime elezioni regionali.