Dazi, -7,7% di esportazioni italiane negli Usa

esportazioni

L'ex ministro degli esteri, Enzo Moavero Milanesi è stato eletto presidente di Fondazione Filiera Italia, la nuova realtà che riunisce il meglio della produzione agricola nazionale, rappresentata da Coldiretti, dell'industria alimentare, con oltre 60 protagonisti nazionali, e della distribuzione, ora allargata alle più importanti componenti del sistema Paese.

Effetto Casa Bianca

Con i dazi di Trump entrati in vigore il 18 ottobre crollano del 7,7% le esportazioni Made in Italy in Usa a dicembre rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, in netta controtendenza rispetto all'andamento generale, attesta un'analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio extra Ue sul quale pesano le misure tariffarie già decise dal presidente Usa che ha minacciato peraltro di estenderle per lo scontro sulla web tax. Dopo una crescita sostenuta delle esportazioni italiane in Usa dell'11,3% nei primi dieci mesi del 2019 si è verificato, sottolinea la Coldiretti,un brusco calo sia novembre (-10,5%) che a dicembre (-7,7%) successivi ai  dazi aggiuntivi del 25% che hanno colpito tra l'altro per un valore di mezzo miliardo di euro prodotti agroalimentari italiani come Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Fontina, Provolone ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi e liquori come amari e limoncello.

Boom

aumento record del 67% delle importazioni di soia da parte della Cina a dicembre ha concorso a ridurre il surplus commerciale e ha spinto verso il raggiungimento dell'intesa tra Usa e Cina, dopo una guerra commerciale che ha sconvolto produzione, scambi e quotazioni a livello globale, sottolinea Coldiretti in occasione della firma della “fase uno” dell'accordo sul commercio tra i due Paesi che ha visto proprio la soia al centro di un duro braccio di ferro. La soia, evidenzia sottolinea la maggiore associazione di rappresentanza e assistenza dell'agricoltura italiana – è uno dei prodotti agricoli più coltivati nel mondo, largamente usato per l'alimentazione degli animali da allevamento, con gli Stati Uniti che si contendono con il Brasile il primato globale nei raccolti seguiti, sul podio, dall'Argentina per un totale dell'80% dei raccolti mondiali.

Braccio di ferro 

Una situazione che potrebbe ulteriormente peggiorare se, evidenzia Coldiretti,  i dazi dovessero aumentare fino al 100% ed estendersi ad altri prodotti per effetto delle controversie tra Usa e Ue sulla web tax e sulla disputa nel settore aereonautico che coinvolge l'americana Boeing e l'europea Airbus dopo che il Wto (l'organizzazione mondiale del commercio) ha autorizzato gli Usa ad applicare un limite massimo di 7,5 miliardi di dollari delle sanzioni alla Ue. “Una eventualità devastante per il Made in Italy agroalimentare che mette a rischio  il principale mercato di sbocco dei prodotti agroalimentari Made in Italy fuori dai confini comunitari e sul terzo a livello generale dopo Germania e Francia- afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini-. L'Unione Europea ha appoggiato gli Stati Uniti per le sanzioni alla Russia che, come ritorsione, ha posto l'embargo totale su molti prodotti agroalimentari che è costato al Made in Italy oltre un miliardo in cinque anni ed è ora paradossale che l'Italia si ritrovi nel mirino proprio dello storico alleato”.

Filiera Italia

L'elezione dell'ex ministro Enzo Moavero Milanesi è venuta dal primo consiglio di amministrazione di Fondazione Filiera Italia che vede anche Vincenzo Gesmundo, segretario generale di Coldiretti, come vicepresidente vicario e Luigi Scordamaglia, ad Inalca/Cremonini, nella carica di consigliere delegato. Con la nomina della nuova “squadra”, Filiera Italia diventa Fondazione senza scopo di lucro e si apre anche alla partecipazione in qualità di soci da parte di aziende e enti come tra gli altri, Eni, Snam, Enel, Terna, Cassa depositi e prestiti (Cdp), Poste Italiane e Banca Intesa. “Una presenza qualificata per pensare, per i componenti della filiera agroalimentare italiana, pareri e strumenti che ne stimolino e ne esaltino la crescita e la competitività, anche con esplicita attenzione alla sostenibilità ambientale, energetica e logistica“, spiega il vice presidente di Filiera Italia, Enzo Gesmundo, nel sottolineare che “in tal senso vanno interpretati gli strumenti di finanziamento della piccola imprenditoria che Cdp sta predisponendo per i componenti di Filiera Italia”.

La soia

La Cina, sottolinea l'Agi, è la più grande consumatrice di soia che è costretta ad importare per utilizzarla nell'alimentazione del bestiame in forte espansione con i consumi di carne. Con i dazi decisi dal gigante asiatico come ritorsione alle misure protezionistiche statunitensi erano stati sconvolti i normali flussi commerciali e ridotte drasticamente le spedizioni dagli Stati Uniti con le forti proteste dei farmers statunitensi, storici elettori di Donald Trump che ha stanziato in aiuto un piano di 16 miliardi di dollari per far fronte al pesante impatto della guerra commerciale Usa-Cina. Ora l'intesa raggiunta è destinata a modificare in futuro la domanda mondiale di soia sul quale c'è molta incertezza come dimostra la grande volatilità del Chicago Board of Trade, il punto di riferimento per il mercato dei prodotti agricoli. Una cambiamento che riguarda direttamente l'Italia che è il primo produttore europeo di soia con circa il 50% della soia coltivata ma che è comunque deficitaria e deve importare dall'estero