Crisi di governo: Draghi convocato al Quirinale. Le reazioni dei partiti

Zingaretti assicura il massimo appoggio. I 5 Stelle dicono no all'ex presidente della Bce

Mario Draghi

Mario Draghi salirà al Quirinale alle 12 per ricevere l’incarico dal presidente Sergio Mattarella di formare un esecutivo di alto profilo che abbia l’appoggio di un apio arco di forze parlamentari. Il nuovo governo avrà tre obiettivi principali: affrontare la crisi sanitaria, accelerando sul piano vaccini; fronteggiare l’emergenza sociale e gestire nel migliore dei modi i 200 miliardi di euro del Recovery Fund. L’alternativa sarebbero state le elezioni ma Mattarella ha detto che il Paese non può’ permetterselo.

La convocazione di Mario Draghi

La convocazione dell’ex presidente della Bce è arrivata ieri sera alle 21.30 dopo il fallimento di ricompattare l’ex maggioranza portato avanti con quattro giorni di trattative dal presidente della Camera Roberto Fico. Ma a certificare che un Conte Ter non avrebbe visto la luce è stato Renzi con un tweet che spiega esattamente tutti i punti di rottura con gli ex alleati: “Bonafede, Mes, Scuola, Arcuri, vaccini, Alta Velocità, Anpal, reddito di cittadinanza. Su questo abbiamo registrato la rottura, non su altro. Prendiamo atto dei niet dei colleghi della ex maggioranza. Ringraziamo il presidente Fico e ci affidiamo alla saggezza del Capo dello Stato”. Si tratta di questioni di merito importanti come il futuro infrastrutturale del Paese, le politiche sociali e la riforma della prescrizione ma il Pd dal canto suo parla di “rottura inspiegabile da Italia viva” e sottolinea che “i renziani hanno dato parere contrario su tutto”.

Le posizioni dei partiti

La carta Draghi intanto ha già diviso il fronte giallo-rossoIl Pd ha già espresso la sua disponibilità. “Da domani saremo pronti al confronto per garantire l’affermazione del bene comune del Paese”, ha fatto sapere il segretario dem, Zingaretti. Il Movimento Cinque Stelle al momento esclude qualsiasi tipo di appoggio ad un governo a guida Draghi, ritenuto dai grillini un esponente delle élite finanziarie. Ad ogni modo sarà l’assemblea congiunta dei parlamentari pentastellati di oggi a decidere la linea ufficiale. Da Italia Viva arriverà invece un sostegno convinto.

Più complessa la posizione del centrodestra che pone veti e condizioni. Forza Italia probabilmente appoggerà il nuovo governo mentre la Lega non chiude e Matteo Salvini fa sapere che decideranno “senza pregiudizi”. “Chiunque voglia governare questo Paese – ha detto il segretario del Carroccio – se vuole avere il nostro consenso si deve impegnare a un taglio delle tasse, alla rottamazione delle cartelle di Equitalia, alla difesa di quota 100, a fare un piano vaccinale serio e a impostare una riforma della giustizia degna di questo nome e a un’apertura di tutti i cantieri fermi”. Salvini pone anche come premessa l’indicazione di una data per le elezioni, quindi immagina un governo a tempo che dopo aver affrontato le emergenze ridia la parola agli italiani.

Infine Fratelli d’Italia continua a chiedere le elezioni ma non chiude del tutto ad un possibile sostegno a Draghi. “Nel centrodestra ci confronteremo, ma all’appello del Presidente rispondiamo che, in ogni caso, anche dall’opposizione ci sarà sempre la disponibilità di Fratelli d’Italia a lavorare per il bene della Nazione”, così Giorgia Meloni, su Facebook.

Il Percorso che porta Draghi a Palazzo Chigi è quindi tutt’altro che scontato ma l’uscita di scena di Conte sicuramente aiuterà ad allargare il dialogo a tutte le forze parlamentari.