Covid, Speranza alla Camara: “Guardiamo con fiducia a una nuova fase”

Speranza: "Finalmente ci sono le condizioni per raccogliere i primi concreti risultati dopo mesi di lavoro grazie alle vaccinazioni"

“Voglio dare un messaggio di determinazione e fiducia: non sottovaluto le difficoltà ma ci sono le condizioni per guardare con fiducia alla fase che si sta aprendo”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza questa mattina durante l’informativa alla Camera in merito all’aggiornamento della campagna vaccinale.

“Finalmente ci sono le condizioni per raccogliere i primi concreti risultati del lavoro che svolgiamo da mesi grazie alle vaccinazioni. Tra aprile e giugno riceveremo oltre il triplo delle dosi di vaccino” ha aggiunto Speranza, ricordando di aver detto “la verità anche quando era scomoda“.

Speranza: “50 mln dosi entro giugno”

“Nel secondo trimestre arriveranno 50 milioni di vaccini e Pfizer anticiperà alcuni milioni di dosi che per l’Italia significano circa 7 milioni. Prudenzialmente il commissario Figliuolo sta lavorando a 45 mln dosi di vaccini in arrivo entro giugno. Questo ci mette nelle condizioni di completare la vaccinazione nelle fasce più a rischio”.

Vaccinare prima i più anziani

“Vaccinare i più anziani è giusto e tutte le regioni devono attenersi a queste indicazioni”, ha rimarcato Speranza. Della stessa opinione anche il commissario all’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo: “Dobbiamo uscire da questa situazione – ha detto oggi su La Stampa -. Anche ieri 469 morti [qui il bollettino completo del 14 aprile, ndr]. Dobbiamo venirne fuori. L’età media delle vittime è ottant’anni, ma ora sta scendendo a 65. Bisogna fare in fretta. Ecco qual è lo spirito dell’ordinanza con cui abbiamo imposto la priorità agli anziani, checché ne dica qualche presidente di Regione”.

Sui vaccini errori in negoziazione Ue

“Ci sono stati degli errori nelle negoziazioni europee ma fare da soli non sarebbe stato meglio”, ha proseguito Speranza nell’informativa alla Camera. “Comprare i vaccini insieme è stato giusto a livello europeo. Ora stiamo rafforzando la capacità italiana di produrre vaccini a partire da quello di Reithera“. Il ministro della Salute ha anche sottolineato – scrive Ansa – che serve “un’Europa più veloce e autorevole”, ma “no alla guerra di tutti contro tutti e fare meglio non significa fare da soli“.

“AstraZeneca è efficace, sicuro e salva vita”

Il ministro della Salute ha parlato, nell’informativa alla Camera, della sicurezza dei vaccini AstraZeneca e Johnson&Johnson. “In questa lotta contro il tempo – ha detto – è fisiologico che dopo milioni di inoculazioni l’utilizzo di un vaccino possa essere rimodulato, e ciò è necessario per un principio di precauzione. AstraZeneca, come tutti gli altri, è efficace e sicuro e salva la vita delle persone, come dimostrano i risultati sul campo in Gran Bretagna”.

“Su 32 mln di vaccinazioni e 222 segnalazioni di eventi avversi per il vaccino di AstraZeneca ci sono 82 eventi avversi di cui 18 fatali: è un fenomeno molto ridotto che non va sottovalutato, mantenendo alta la vigilanza. Ed i cambi di rotta nelle indicazioni del vaccino fanno parte di questa attenzione”, ha detto Speranza, ma “ci sono stati ritardi inaccettabili nelle consegne che ci servono”.

“L’auspicio – ha aggiunto riferendosi al vaccino Johnson&Johnson dopo lo stop cautelativo di ieri voluto dalle autorità regolatorie americane – è che presto ci possano essere elementi di chiarezza che ci permettano di iniziare ad utilizzare un vaccino che sarà importante per la nostra campagna vaccinale, essendo monodose“.

Una road map per le riaperture

Speranza conclude con un messaggio sulle (imminenti) riaperture. “L’ultimo monitoraggio dopo 4 settimane di misure severe, segnala che le terapie intensive sono ancora al 41% di occupazione: è un dato che dovrebbe far riflettere chi dice che abbiamo adottato misure troppo severe. Dobbiamo ascoltare il grido d’allarme dei medici che non possono essere lasciati solo in trincea. Dobbiamo essere tempestivi nelle chiusure quando serve e abbiamo il dovere di costruire una road map per l’allentamento delle misure, sempre – ha concluso dinanzi alla Camera – approvate all’unanimità dal Cdm”.

Di Maio: “Basta polemiche. Speranza ha il nostro supporto”

“Bisogna lavorare in maniera sinergica, collaborando a tutti i livelli e tenendo bassi i toni. Il ministro Speranza sta facendo il massimo ed ha il nostro supporto. No a polemiche strumentali che fanno male al Paese”. Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, prima dell’informativa urgente del ministro Speranza.