Covid-19, a Tokyo identificata la variante Eek: è resistente ai vaccini

La variante del virus identificata in un ospedale della capitale giapponese dove ha contagiato il 70% dei pazienti ricoverati per coronavirus

Da oltre un anno il mondo è alle prese con il Covid-19, la malattia causata da un coronavirus che ha fatto milioni di morti in tutto il mondo. Ben presto il virus ha iniziato a mutare e sono state identificate le varianti britannica, inglese, sudafricana e nigeriana. Fino ad ora, quella a causare più timore di tutte è quella britannica.

La variante di Tokyo

Ma le cose potrebbero cambiare. Infatti, a Tokyo è stata identificata una nuova variante: si chiama E484k, ma è stata ribattezzata “Eek” e, al momento, è stata riscontrata nel 70% dei pazienti ricoverati per Covid-19 in un ospedale di Tokyo. L’allarme è scattato a Tokyo nel mese di marzo quando, come riferito dall’agenzia Reuters, si è diffusa nel 70% dei pazienti Covid dell”ospedale Tokyo Medical and Dental University Medical Hospital. 

I timori per la nuova variante

Come riferisce il sito it.sputniknews.com, nessuna delle persone affette dalla nuova variante ha oltrepassato le frontiere del Giappone o ha avuto contatti con amici o parenti o colleghi residenti all’estero. Ma la “Eek” ha messo in allerta gli esperti nipponici in quanto sembrerebbe eludere la protezione fornita dai vaccini.

Sale la curva dei contagi

Un’ulteriore preoccupazione che va a sommarsi a quella per la curva dei contagi che starebbe risalendo, con 466 casi a Tokyo e 666 a Osaka. Numeri che – anche se molto lontani da quelli di gennaio, quando si parlava di oltre 2,5 mila casi – potrebbero gettare un ombra sulle prossime Olimpiadi che dovrebbero aprirsi il 23 luglio nel Paese del Sol Levante.