‘Ndrangheta: decapitata la cosca Pesce, 53 arresti nel Reggino

La convergenza tra due operazioni, "Handover" e "Pecunia Olet", ha portato agli arresti nei confronti degli affiliati alla cosca Pesce

Una maxi operazione anti ‘Ndrangheta ha permesso di arrestare 53 persone vicine alla cosca Pesce, ‘ndrina reggina con base a Rosarno e in altri comuni della Piana di Gioia Tauro, ma con vasti interessi estesi in ambito nazionale e all’estero.

La ‘ndrina Pesce

La ‘ndrina dei Pesce è tra le più potenti cosche della ‘ndrangheta al mondo, con un esercito di affiliati inquadrati in 30 “locali” e in una miriade di ‘ndrine, con interessi che si estendono da Reggio Calabria a Milano. La ‘ndrina ha la propria base operativa a Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, ma il clan è coinvolto in tutti i traffici dell’area di Gioia Tauro: dal porto alla droga, dalle estorsioni al controllo dei mercati agricoli. Insieme alla cosca dei Bellocco costituiscono il “locale” di ‘ndrangheta cittadino

L’operazione odierna è stata condotta dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, dal Ros dei carabinieri (supportato dal Comando provinciale di Reggio Calabria) dal Gico della Guardia di finanza di Reggio, insieme allo Scico, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria.

E’ scaturita dalla convergenza investigativa di due attività di indagine – quella condotta dalla Squadra mobile denominata Handover e quella svolta dal Ros e dal Gico di Reggio denominata Pecunia Olet – nei confronti della cosca di Rosarno.

Le accuse

Le 53 ordinanze cautelari – 44 in carcere e 9 ai domiciliari – sono state emesse nei confronti di altrettanti soggetti indagati, a vario titolo, per associazione mafiosa, detenzione, porto illegale e ricettazione di armi, estorsioni (consumate e tentate), favoreggiamento personale, aggravati dalla circostanza del metodo e dell’agevolazione mafiosa, nonché per traffico e cessione di sostanze stupefacenti, prevalentemente marijuana e hashish.

Nello specifico, la Squadra mobile e lo Sco della Polizia stanno eseguendo 49 misure cautelari, il Ros e il Gico 4 misure cautelari e il sequestro di una cooperativa agricola, con annessi capannoni industriali e terreni e un’impresa individuale – avente ad oggetto l’esercizio di attività agricola, con relativi terreni – per un valore stimato di oltre 8,5 milioni di euro. Ancora in corso di esecuzione decine di perquisizioni.