Si è parlato a lungo dei 21 indicatori che determinano lo stato di emergenza di una regione. Questi sono stabiliti in relazione al livello di pericolo dellapandemia da coronavirus sul relativo territorio. In queste ultime settimane si fas spesso riferimento a questi parametri e hanno sollevato anche alcune critiche. Ma come si decide e quali sono effettivamente le indicazioni?
In base a queste linee guida si determina se una regione gialla, arancione o rossa. Ecco quali sono gli indicatori. Questi 21 parametri sono stati stabiliti per la prima volta dal DM del 30 aprile 2020 che individua le soglie critiche, i valori di allerta e le fonti dati da cui si ricava il rischio epidemico di una regione.
Innanzitutto va precisato che i valori degli indicatori vengono aggiornati “almeno settimanalmente”. Lo si fa attraverso il “Rapporto sul monitoraggio della pandemia” dal Ministero della Salute. Questo verifica se sono state superate certe soglie di sicurezza. Va detto, inoltre, anche che non tutti gli indicatori hanno lo stesso peso. Il più importante resta l’Rt (il numero medio di persone contagiate per ogni persona contagiata). Finché l’Rt resta sotto 1,25 la regione rimarrà gialla a prescindere dagli altri indicatori. Ci sono poi altri due valori fondamentali nell’assegnazione del grado di emergenza. Sono l’occupazione dei posti letto in area medica e quelli in terapia intensiva.