Coronavirus, con i contagi aumentano le incertezze

S'ipotizza il rinvio delle Olimpiadi. In Italia positivo un dipendente Rai

Ammontano ad almeno 3.117 i decessi da nuovo Covid-19 nel mondo, mentre si contano oltre 90mila contagi. Tutto questo mentre sono 18 le province in Cina che hanno abbassato l’allerta: nella provincia di Hubei, dove si trova la città-focolaio di Wuhan, si sono registrati altri 125 casi ed è stato, così, centrato il livello più basso di contagio delle ultime 6 settimane. Eppure, non basta ciò ad abbassare il livello di guardia. Pechino teme, infatti, una ricontaminazione dovuta ai cosiddetti “contagi di ritorno”. Tra le nuove 11 infezioni di Covid-19, 7 coinvolgono cinesi rientrati in Italia e che operavano nel ristorante di Bergamo in cui sui si sono registrati casi di contagio.

Rinvio Olimpiadi?

Secondo il ministro giapponese Seiko Hashimoto, anche le Olimpiadi potrebbero rischiare di essere rinviate a causa del nuovo coronavirus: “Stiamo facendo tutto il possibile per far sì che si svolgano come previsto” ha dichiarato Hashimoto all’Indipendent, ma è indubbio che verrà presa una decisione sulla base dei nuovi sviluppi dell’epidemia. Secondo i termini dell’accordo fra Giappone e Cio, i Giochi Olimpici devono tenersi entro l’anno, senza specificare i termini temporali da luglio ad agosto.

In Italia

Novità anche dall’Italia. All’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma sono ricoverati 11 casi positivi al nuovo coronavirus, fra cui la coppia cinese “ormai negativizzata”, come è stato sottolineato nel bollettino medico di quest’oggi: “Tutti i ricoverati sono in condizioni cliniche che non destano preoccupazioni ad eccezione di due che presentano una polmonite interstiziale bilaterale in terapia antivirale e che necessitano di supporto respiratorio” recita la nota. Anche la Rai ha reso noto un caso di positività al coronavirus fra i dipendenti dell’Azienda. Il dipendente, risultato positivo a lprimo tampone e attualmente ricoverato all’ospedale Spallanzani, è in buone condizioni, ed era stato in trasferta nella zona gialla e non ha avuto accesso ai presidi aziendali negli ultimi dieci giorni. Continua la validità delle diposizioni della CEI sulle Messe a porte chiuse nelle zone critiche e sugli accorgimenti da adottare in caso di funzioni religiose. L’arcivescovo di Bologna, il cardinale Matteo Maria Zuppi, ha invitato i fedeli a cogliere questa situazione di parziale isolamento come un’occasione per approfondire la dimensione della propria fede: ” Il non poter partecipare alla celebrazione eucaristica nella stanza della chiesa e della comunità con i fratelli, ci aiuti a chiuderci nella stanza del nostro cuore, della nostra interiorità, nel profondo di noi stessi per incontrare il Signore, per sperimentare la sua presenza, per comprendere quel legame di comunione che ci unisce tutti” ha detto Zuppi.