Coronavirus, aumentano i casi nel Nord Italia

Continua ad aggiornarsi il bilancio del coronavirus nel Nord Italia: casi in crescita progressiva, arrivati a superare i 150 con un picco di 112 in Lombardia, dove sono stati registrati anche due decessi. Un aumento che ha spinto le regioni del Nord a prendere le contromisure basilari, chiudendo scuole, università e uffici, a eccezione dei servizi primari. A Milano persino il Duomo chiude le porte, mentre i cittadini del Settentrione danno l'assalto ai supermercati facendo incetta di beni di prima necessità, per poi limitare le proprie uscite. Un clima decisamente di tensione, con un rapido passaggio da un sentimento tangibile di preoccupazione a una vera e propria allerta. La terza vittima da Covid-19 è stata registrata a Crema, come riferito dall'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera: “Abbiamo un altro decesso in Lombardia, a Crema, una donna che era ricoverata in oncologia con una situazione molto compromessa e aveva anche il coronavirus”. In Veneto i casi sono 22 (con un decesso), altri 9 in Emilia Romagna, 6 in Piemonte, 3 in Trentino Alto Adige e 3 nel Lazio (con un guarito), per un totale di 55 ricoveri con sintomi, 25 in terapia intensiva, 19 in isolamento e 27 in verifica. Già ieri, il Ministero della Salute aveva diramato un vademecum con le regole base da rispettare al fine di contrastasre l'epidemia.

La situazione

L'allerta coronavirus ha bloccato di fatto il Nord del Paese, Serie A compresa, visto che dopo l'annullamento dei match Inter-Sampdoria, Atalanta-Sassuolo e Verona-Cagliari, è arrivato il depennamento dal calendario anche di Torino-Parma. Una giornata praticamente dimezzata, che ha visto saltare lo svolgimento di tutte le partite al di sopra della Pianura Padana, mentre allo Stadio Olimpico di Roma i tifosi si presentano con delle mascherine (andate letteralmente a ruba in tutta Italia). Anche altri grandi eventi sportivi sono stati cancellati, così come tutte le manifestazioni di piazza e gli appuntamenti di grande partecipazione. In Lombardia anche pub e discoteche hanno ricevuto l'ordine di chiusura. Il Miur, in giornata, aveva già dato disposizione dello stop alle gite scolastiche, sia in Italia che all'estero, mentre le Forze dell'ordine sono state messe a presidio degli ingressi delle zone considerate focolaio, in primis il paese di Vò Euganeo, dove due giorni fa è deceduto un anziano. A Ischia erano stati addirittura fermati gli sbarchi sull'isola dei cittadini provenienti dal Nord Italia, disposizione poi annullata dal prefetto di Napoli. In Puglia, invece, potrebbe essere messo in atto un censimento per chi rientra dal Nord, compresi gli studenti fuorisede. Dallo Spallanzani, intanto, riferiscono delle condizioni dei coniugi cinesi, i primi due pazienti affetti da Covid-19 individuati in Italia: “Il marito sta meglio – hanno spiegato i sanitari -, non necessita di terapia con ossigeno, si alimenta autonomamente e ha ripreso la deambulazione autonoma con appoggio. Risulta negativo ai test per la ricerca del covid-19. La moglie, vigile e orientata – aggiunge – è in respiro spontaneo è ancora ricoverata in terapia intensiva, e non necessita più di supporto ventilatorio. Ha ancora bisogno di monitoraggio per la presenza di patologie preesistenti. Il giovane studente italiano proveniente dalla città di Wuhan è ancora ricoverato ed è in ottime condizioni di salute e di umore“.

Il bilancio

Al momento, il bilancio italiano parla di oltre 152 contagi, per la maggior parte in Lombardia. A riferire le prime stime, in mattinata, era stato il presidente della Regione, Attilio Fontana, intervenuto ai microfoni di SkyTg24. Per quanto riguarda il Veneto (dove due giorni fa è deceduto un uomo), il governatore Luca Zaia aveva invece dato conto dei casi finora individuati. Due di questi sono stati individuati a Venezia, dove è stato bloccato il carnevale su disposizione delle autorità: “Abbiamo firmato con il ministro Speranza – ha detto Zaia – l'ordinanza con la quale vengono bloccate, Carnevale di Venezia compreso, tutte le manifestazioni pubbliche, private, la chiusura delle scuole e dei musei fino al primo di marzo”. Per quanto riguarda il Veneto, è stato disposto l'isolamento per la cittadina di Vò Euganeo, come spiegato dal vicepresidente della Provincia di Padova, Marcello Bano: “Sono arrivate indicazioni abbastanza chiare di blindare completamente Vò Euganeo sia in entrata che in uscita, quindi non potrà uscire nessuno e la zona sarà completamente isolata”. Numeri più bassi nelle altre regioni ma che non consentono di abbassare la guardia. 

Nel frattempo, la Figc ha disposto la formazione di una task force di medici federali per analizzare la situazione dell'emergenza coronavirus, per poi valutare e dare indicazione sulle attività delle squadre nazionali: fermi, per il momento, gli stage delle Under 19, sia maschile che femminile.