Riforma Mes, via libera della Camera

A chiedere la votazioni per parti separate il deputato Gianluca Rospi

Premier
Il premier Conte (immagine di repertorio)

L’Aula della Camera ha dato il via libera alla risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte in vista del prossimo Consiglio europeo. I voti a favore sono stati 314, i contrari 239, 9 gli astenuti. I deputati M5S Andrea Colletti, Pescarese, Pino Cabras, Fabio Berardini, Alvise Maniero, Maria Lapia, Francesco Forciniti hanno votato contro.

Sono stati 297 i voti a favore, 256 i contrari e sette gli astenuti nell’Aula della Camera sulla parte della risoluzione di maggioranza che impegna il governo “a finalizzare l’accordo politico raggiunto all’eurogruppo e all’ordine del giorno dell’eurosummit sulla riforma del trattato del Mes”. A chiedere la votazione per parti separate era stato il deputato Gianluca Rospi del gruppo Misto. In questa specifica votazione la maggioranza ha perso voti rispetto a quella che inglobava la maggior parte della risoluzione, che raccolse 314 sì e 239 no Respinta la risoluzione dell’opposizione.

Le comunicazioni di Conte alla Camera

Al via nell’aula della Camera le comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte in vista del Consiglio europeo. “Il Consiglio europeo è orientato a dare impulso ai vaccini e alla loro distribuzione. La risposta alla pandemia deve essere globale”, ha esordito il premier Conte, aprendo il suo intervento nell’aula di Montecitorio.

Recovery Plan

“Porrò con urgenza l’esigenza che l’ambizioso programma di riforme Next Generation sia avviato nel più breve tempo possibile. I cittadini dei 27 stati membri non perdonerebbero un segnale che contraddica l’accordo raggiunto in sede europea”, ha detto Conte, sottolineando la necessità di “superare i veti ungherese e polacco” sul Recovery Plan. “Sosteniamo gli sforzi della presidenza tedesca per una soluzione rapida dello stallo”, ha aggiunto il premier.

Riforma del Mes

Sulla riforma del Mes, ha spiegato Conte, “resta nella piena disponibilità delle Camere – attraverso la procedura parlamentare di ratifica – la scelta definitiva sull’adesione dell’Italia al nuovo trattato MES, anche alla luce del più generale stato di avanzamento del pacchetto di riforme dell’Unione economica e monetaria”.

“L’Italia – nell’ambito della Conferenza sul futuro dell’Unione europea – si farà promotrice di una proposta innovatrice che porti a superare la sua natura di accordo intergovernativo, legato a un paradigma che ritengo ormai obsoleto rispetto alle sfide che abbiamo davanti”, sottolinea il capo del governo ribadendo la “determinezza” del governo “affinché la nuova Europa superi definitivamente l’approccio angusto dell’austerità e abbracci definitivamente la strada dello sviluppo sostenibile e della inclusione sociale, della transizione energetica e dell’innovazione digitale, per un’economia europea ancora più competitiva ed equa sul versante, ad esempio, della armonizzazione fiscale”.

“Il modello cui ispirarsi lo abbiamo già adottato, è il Next Generation Eu“, dice Conte alla Camera in vista del Consiglio Ue. “Com’è noto, la riforma del Mes conteneva il backstop che è obiettivo cardine per il nostro Paese. Grazie al contributo italiano l’Eurogruppo ha trovato un’intesa per introdurlo con due anni di anticipo. Il governo ha bisogno anche della massima coesione della maggioranza“, ha puntualizzato il premier.

Iv firma risoluzione di maggioranza

La capogruppo di Iv, Maria Elena Boschi, ha firmato la risoluzione di maggioranza che verrà votata dopo le comunicazioni del premier Giuseppe Conte alla Camera in vista del Consiglio Ue, scrive Ansa.