Comunali: 4 città capoluogo al centrodestra, 2 al centrosinistra, 7 al ballottaggio

Vince il centrodestra in 4 delle 13 città capoluogo ieri al voto per le comunali: Imperia, Sondrio, Treviso e Latina

Foto Daniele Buffa/Image nella foto: elezioni comunali

Vince il centrodestra in 4 delle 13 città capoluogo ieri al voto per le comunali: Imperia, Sondrio, Treviso e Latina. Due i sindaci eletti dal centrosinistra: a Teramo e a Brescia. In 7 città si andrà invece al ballottaggio, tra due settimane: Ancona, Brindisi, Terni, Vicenza, Massa, Pisa e Siena. Fuori dalla corsa Fdi a Massa, dove contro il centrosinistra correrà il candidato di Lega-Fi.

Pisa al ballottaggio

Per un piccolo pugno di voti mancanti che non gli ha concesso di superare la fatidica soglia del 50% delle preferenze più una, a Pisa sfuma la vittoria al primo turno per il sindaco uscente del centrodestra Michele Conti, che si è fermato al 49,96%. Andrà al ballottaggio con il candidato di centrosinistra e Movimento 5 stelle Paolo Martinelli, che ha ottenuto il 41,12%. Complessivamente Conti ha ottenuto più di 20mila voti, circa 3.500 in più del suo principale sfidante del centrosinistra. Le operazioni di spoglio sono procedute a rilento, e soprattutto si è determinato per ore uno stallo su tre sezioni per le quali è stata necessaria un’accurata verifica dei voti.

Donzelli: “Netta vittoria del centrodestra”

Alle amministrative c’è stata “una netta vittoria del centrodestra”. Lo dice, in interviste a La Stampa e al Corriere della Sera, Giovanni Donzelli, deputato e responsabile nazionale dell’organizzazione di Fratelli d’Italia. “Tra i comuni maggiori capoluoghi di regione o provincia, 4 sono vinti dal centrodestra, forse 5 con Pisa ma aspettiamo l’ultimo voto ed eventualmente il riconteggio, e 2 dal centrosinistra. Con una importante vittoria per noi, quella di Latina, perché a differenza degli altri casi non è una riconferma ma la strappiamo agli avversari con un divario di voti enorme, e FdI sfiora il 30%”, afferma Donzelli. L’astensionismo oltre il 40% “è un dato tendenzialmente in linea con le amministrative”, osserva.

Quando “si governa bene nelle città, quando si governa bene la nazione come stiamo facendo, gli italiani confermano la fiducia”. Questo voto, per Donzelli, ricalca “le proporzioni delle Politiche, senza grandi stravolgimenti: FdI cresce molto rispetto alle scorse Comunali e tiene rispetto alle politiche. È un dato molto importante”. Chi ha visto in questo voto un confronto Meloni-Schlein “dovrà per forza notare che l’effetto Schlein c’è stato solo a vantaggio del centrodestra. Per noi non esisteva proprio questo tipo di competizione, ogni amministrazione fa i conti con i problemi dei cittadini. Hanno provato a spingere questa narrazione da sinistra, ma è tornata indietro come un boomerang, visti i risultati”.

C’è “un dato politico ovviamente ma anche una crescita importante della nostra classe dirigente. Quando si vota un sindaco lo si sceglie anche per quello che vale. E non c’è dubbio che i nostri candidati sono preparati, la nuova amministrazione del centrodestra si sta consolidando”. Per l’esponente di Fratelli d’Italia, inoltre, “è una leggenda quella secondo cui noi non vinciamo i ballottaggi. Nella mia Toscana, tanto per ricordarlo, Siena, Pistoia, Pisa, Grosseto, la prima volta le vincemmo tutte al ballottaggio. Chiaro – conclude – che al secondo turno contano più i sindaci che i partiti, ma siamo fiduciosi”.

Fonte: Ansa