I motivi del “No” della Cina alla visita della delegazione Ue a Taiwan

Taiwan

La Cina ha espresso la sua irritazione per la visita che una delegazione del Parlamento Ue, guidata dall’eurodeputato francese Raphael Glucksmann, sanzionato a marzo da Pechino, farà la prossima settimana a Taiwan.

Il viaggio a Taiwan della delegazione del Parlamento Ue, evidenzia Ansa, cade in una fase di accresciuta tensione nelle relazioni attraverso lo Stretto tra Pechino e Taipei e in un momento delicato per i legami dell’Unione europea con la Cina.

Il personale parlamentare, a conferma della delicatezza dell’operazione, “ha giurato di mantenere il segreto sui dettagli della missione a causa dei rischi per per la sicurezza, anche ricevendo e-mail che chiedevano loro di non parlare del viaggio fino a dopo che avrà avuto luogo”, ha riportato il quotidiano di Hong Kong. Intanto, il ministro degli Esteri taiwanese Joseph Wu è impegnato in questi giorni in un viaggio in Slovacchia e nella Repubblica Ceca.

Il principio della “Unica Cina”

“Non avere scambi ufficiali in alcuna forma con le autorità di Taiwan – ribadisce Pechino – è parte essenziale dell’adesione al principio della ‘Unica Cina‘. Il Parlamento europeo è un organo ufficiale dell’Ue e se inviasse deputati in visita a Taiwan, violerebbe gravemente l’impegno dell’Ue nei confronti del principio della ‘Unica Cina’, danneggerebbe un interesse principale della Cina e minerebbe il sano sviluppo delle relazioni Cina-Ue”.

Il principio della “‘Unica Cina’ è una norma universalmente riconosciuta nelle relazioni internazionali e ha un consenso internazionale”, essendo “anche il fondamento politico per l’instaurazione della relazioni diplomatiche e dello sviluppo delle relazioni bilaterali tra Cina e Ue”, ha scritto la rappresentanza cinese a Bruxelles in una nota.