Cina: trovati due farmaci efficaci, ma Oms frena

Due istituti cinesi hanno fatto sapere di aver individuato due diverse combinazioni di farmaci che fermano il patogeno. Lo ha riferito l'emittente cinese Cgtn, secondo cui i test preliminari hanno mostrato che Abidol e Darunavirpossono effettivamente inibire il virus negli esperimenti con cellule in vitro. Tuttavia serve ancora del tempo per la sperimentazione.

Nessun contagio per la signora che era stata ricoverata in via precauzionale al Policlinico di Verona e che lavora nell'albergo dove aveva soggiornato una notte la coppia di cinesi contagiati dal Coronavirus. La donna è la cameriera che ha rifatto la stanza dove aveva dormito la coppia. A chiamare i sanitari è stato il marito della donna, colpita da febbre mentre era a casa. E' stata sottoposta ai test assieme ai due figli, come prevedono i protocolli ministeriali ed è risultata negativa. La coppia cinese, marito e moglie, erano stati a Verona il 23 gennaio, arrivando da Milano dove erano atterrati  a Malpensa, per poi proseguire verso Parma, Firenze e poi Roma dove si sono sentiti male. Ora sono ricoverati in prognosi riservata allo Spallanzani di Roma.

Oms

Il mondo ha una “finestra di opportunità” per fermare la diffusione del nuovo coronavirus, senza che questa epidemia si trasmormi in una pandemia globale – anche grazie alle misure preventive messe in atto dalla Cina. Lo affermano gli esperti dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) che evidenziano come le scelte drastiche adottate dal Paese del Dragone – chiudendo di fatto in casa milioni di persone – hanno offerto la possibilità di interrompere la trasmissione. “Mentre il 99 percento dei casi si trova in Cina, nel resto del mondo abbiamo solo 176 casi”, ha dichiarato il capo dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Ciò non significa che non peggiorerà. Ma di sicuro abbiamo una finestra di opportunità per agire”, ha detto. Il numero dei morti causati dal coronavirus sono ormai prossimi a 500, mentre il numero dei casi accertati ha superato quota 24.300 e si registrano nuovi contagi in Giappone, a Singapore e a Hong Kong. Ma, secondo l’Oms, lo scenario non è completamente negativo: il 99% dei casi accertati, infatti, è in Cina: questo significa che le misure prese al momento funzionano.

Cina: le cifre aggiornate

Il numero di persone contagiate in Cina è salito a oltre 24.000 e altri milioni di persone hanno ricevuto l'ordine di chiudersi in casa. I pazienti morti sono saliti a quota 492 (+67 a partire da ieri) mentre quelli affetti da coronavirus che sono guariti e sono stati dimessi con successo dagli ospedali in Cina sono 898 (+268), secondo gli ultimi dati aggiornati della Commissione sanitaria nazionale (Nhc) cinese. La provincia dell'Hubei resta il primo e principale focolaio dell'epidemia e ha registrato finora 479 morti e 520 guarigioni, nonché 16.678 contagi sui 24.367 contati a livello nazionale. Singapore, Malesia e Thailandia hanno riferito di nuove infezioni di persone che non erano state in Cina. 

Hong Kong: il caso Catay

Il personale medico di Hong Kong è oggi impegnato nel terzo dei cinque giorni di sciopero contro il governo locale che non ha chiuso la frontiera con la Cina nel mezzo dell'epidemia del coronavirus di Wuhan, scegliendo solo di ridurre il traffico. Secondo il media locali la partecipazione è alta anche oggi con migliaia di adesioni, mentre salgono a 18 i casi accertati di infezione da Coronbavirus nell'ex colonia britannica. Intanto Cathay Pacific Airways Limited (Cpa) – la compagnia aerea di bandiera di Hong Kong con hub principale l'Aeroporto Internazionale di Hong Kong, parte di Air China, che detiene il 75% delle azioni – ha chiesto ai suoi 27mila dipendenti di prendere fino a tre settimane di congedo non retribuito, per evitare possibili contagi. “Spero che tutti voi possiate partecipare, dal personale di prima linea ai nostri leader senior, in modo da condividere gli oneri delle attuali sfide”, ha affermato il numero uno della compagnia, Augustus Tang, in un messaggio video postato online.