Le forze armate cinesi hanno avviato esercitazioni militari intorno a Taiwan, i cui vertici hanno dispiegato un contingente di difesa. Gli Stati Uniti, visto l’innalzamento della tensione, hanno invitato ad “evitare ulteriori azioni che possano minare la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan e nella regione”.
L’esercitazione cinese
La Cina ha annunciato di avere avviato esercitazioni militari intorno a Taiwan. Il ministero della Difesa ha dichiarato che aerei e navi si stanno dirigendo verso l’isola autogovernata per circondarla. Le esercitazioni, denominate Joint Sword-2024B, “mettono alla prova le capacità operative congiunte delle truppe del comando del teatro”, si legge in un comunicato del ministero.
La risposta di Taiwan
Taiwan, da parte sua, ha annunciato di aver dispiegato “forze adeguate” in risposta all’avvio delle esercitazioni militari cinesi. Il ministero della Difesa ha condannato in un comunicato i “comportamenti irrazionali e provocatori” di Pechino, precisando di aver “dispiegato forze adeguate per rispondere adeguatamente, con l’obiettivo di proteggere la libertà e la democrazia, nonché di difendere la sovranità” di Taiwan. La Cina considera Taiwan una parte del suo territorio, da riconquistare con la forza se necessario.
La preoccupazione statunitense
Gli Stati Uniti si sono detti “seriamente preoccupati per le esercitazioni militari congiunte dell’Esercito popolare di liberazione nello Stretto di Taiwan e nei dintorni di Taiwan”. In una nota, il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller ha rilevato che la risposta di Pechino “con provocazioni militari a un discorso annuale di routine (del presidente Lai del 10 ottobre, ndr) è ingiustificata e rischia di degenerare”. L’invito è “ad agire con moderazione e di evitare ulteriori azioni che possano minare la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan e nella regione”, essenziale per la pace e la prosperità regionali.
Fonte: Ansa