Chi è il medico italiano che ha salvato Boris Johnson

Luigi Camporota, è calabrese e fa parte di un team definito dal Times: “un’eccellenza nel campo della Terapia Intensiva”.

Fonte: AGI

Boris Johnson, quando ad aprile,  si è ammalato di covid al punto da dover essere ricoverato, è stato portato all’ospedale londinese Guy’s St Thomas. Subito dopo essere stato dimesso (ricoverato tre giorni di terapia intensiva e altri tre in degenza) ha ringraziato il personale sanitario: “Non posso ringraziarli abbastanza, devo a loro la vita”. Tra il personale che ha curato il premier c’è anche un medico italiano, il Dottor Luigi Camporota. È calabrese di origine e di formazione, poi cresciuto professionalmente nella sanità britannica. Fa parte  del team di specialisti definito dal Times: “un’eccellenza nel campo della Terapia Intensiva e della cura delle malattie respiratorie”.

Dalla Calabria alla Gran Bretagna

Il medico è nato a Catanzaro nel 1970. Si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1995 all’Università di Reggio Calabria e si è specializzato, nella sua città natale, in Medicina respiratoria all’ospedale Mater Domini. Dopo la specializzazione, nel 2000, ha  deciso di lasciare l’Italia per la Gran Bretagna dove ha conseguito un dottorato di ricerca all’Università di Southampton.

Il suo percorso professionale

Dopo il dottorato a Southampton ha lavorato ad Oxford, e poi, dal 2004, a Londra, dove oggi lavora sia per il Guy’s St. Thomas, sia come Honorary Senior Lecturer al Kings’ College. Come riporta il Times, dal 2017, presso l’ospedale londinese segue un programma finalizzato a «rivoluzionare i servizi cardiovascolari e respiratori». Questo programma è stato d’aiuto quando il Covid ha iniziato a diffondersi, in quanto ha permesso ai professionisti del Guy’s St. Thomas di fare affidamento su buone pratiche già consolidate e rodate.

Camporota, negli anni, si è specializzato tanto da risultare eccellente in : insufficienza respiratoria, sindrome da stress respiratorio acuto (ARDS), ventilazione meccanica avanzata, Ossigenazione extracorporea a membrana (ECMO). Molte, tra queste specializzazioni risultano utili per trattare un paziente Covid.

L’orgoglio di Catanzaro

Non appena il Times ha rivelato che per la prima volta nello staff che stava curando il premier c’era anche un italiano, Sergio Abramo, il sindaco di Catanzaro ha provveduto a chiamare il Dottor Camporota . Il primo cittadino ha dichiarato, come riporta “Il Corriere della Sera”, :”Ho rivolto lui parole di gratitudine per l’impegno senza sosta che sta profondendo nell’assistenza sanitaria, la sua figura e il suo esempio sono motivo di grande orgoglio per Catanzaro e l’intera Calabria”.