Caso Libia, oggi vertice a Palazzo Chigi

Oggi è prevista a Palazzo Chigi una riunione per discutere delle modifiche al memorandum d'intesa con il Governo di accordo nazionale libico (Gna) di Fayez al-Sarraj. Ieri sera, il premier Giuseppe Conte ha menzionato le proposte di modifica, che saranno discusse proprio oggi per cercare un nuovo accordo fra le parti. Ieri l'inviato speciale in Libia, Ghassan Salamè, ha dichiarato che in Libia “la tregua regge solo di nome”. Il diplomatico ha espresso “rabbia e disappunto” relativamente al cessate il fuoco spesso violato, confermato sulla carta a Berlino lo scorso 19 gennaio, ma violato di fatto in terra libica. Lo stesso inviato speciale ha, inoltre, sottolineato l'atteggiamento responsabile dell'Italia, riferendosi agli sforzi finora fatti per perpetrare la tregua.

Battibecchi fra nazioni

Dopo il vertice di Berlino, le nazioni che hanno partecipato al Congresso si sono scambiate accuse. Turchia e Francia nei giorni scorsi sono state protagoniste di un botta e risposta: ieri due caccia Rafale in missione di ricognizione con la portaerei Charles-de-Gaulle hanno sorpreso una nave cargo noleggiata da Ankara e scortata da una fregata turca mentre trasportava veicoli corazzati nel porto di Tripoli. Stando al sito Marine Traffic, la nave libanese Bana, dopo aver fatto scalo a Tripoli, si è recato in Sicilia. Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, in occasione della visita a Parigi del primo ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, ha accusato la Turchia e il presidente Recep Tayyip Erdogan di non “aver rispettato la parola data” alla conferenza di Berlino tenutasi il 19 gennaio compresa la sospensione delle attività militari.