Suonano le campane nelle mete sciistiche italiane in segno di speranza

Anche il settore del turismo della montagna è stato duramente colpito dalla pandemia e richiede attenzione e risposte

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La crisi in cui versa il nostro Paese continua a crescere, al perdurare della pandemia. Interi settori economici sono in ginocchio, tra cui quello turistico. E così oggi le campane hanno suonato per un minuto per richiamare l’attenzione sulla crisi che ha colpito la montagna ed il suo turismo.

Questo gesto simbolico ha unito tutte le destinazioni legate al mondo della neve all’indomani dell’approvazione, da parte del Cts (Comitato tecnico scientifico), dei protocolli per la riapertura di impianti e piste prevista a metà febbraio.

L’invito con l’hashtag#PerChiSuonaLaMontagna, lanciato dalla rivista “Sciare magazine”, ha raccolto la risposta di tante destinazioni montane delle Alpi e dell’Appennino, fino all’Etna.

Da Cortina a Courmayeur, da Bormio a Livigno, da Cervinia al Sestriere. Poi Ponte di Legno e Tonale e le località dell’Appenino come Roccaraso. Tante anche le località del Trentino, dove gli impianti di risalita dovrebbero riaprire il 17 febbraio, come Madonna di Campiglio.

Tullio Serafini, presidente dell’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo-Val Rendena, ha sottolineato il “messaggio positivo, propositivo e unitario di tutte le montagne d’Italia”. Manifestazioni anche in Val di Sole, dove rappresentanti di commercianti, albergatori, maestri di sci, impiantisti si sono riuniti nella piazza davanti alla chiesa di Malè.