Bundesbank, si dimette il presidente

Jens Weidmann, da dieci anni al vertice della banca centrale tedesca, lascerà il proprio incarico per motivi personali

Jens Weidmann (Thomas Imo/Photothek via Getty Images)

Jens Weidmann, a capo della Bundesbank da maggio 2011, ha chiesto al presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, di dimetterlo dall’incarico fate correre dal prossimo 31 dicembre per motivi di carattere personale.

Le parole rivolte al Direttivo della Bce

Weidemann, nel corso del suo discorso di congedo, ha ringraziato i colleghi appartenenti al Consiglio Direttivo della Bce, diretta da Christine Lagarde, per l’atmosfera costruttiva è aperta nelle discussioni a volte difficili e, rispetto a questo, ha sottolineato il ruolo portatore di stabilità della politica monetaria durante la pandemia e la conclusione positiva della revisione della strategia nella sopracitata materia.

Il ringraziamento al personale

Il capo della Bundesbank ha inoltre ringraziato il personale sottolineando che l’ambiente in cui si opera è cambiato in modo massiccio e i compiti della Bundesbank sono aumentati. Successivamente ha sottolineato che, la crisi del debito e la pandemia hanno portato a decisioni nella politica e nella politica monetaria che avranno effetti duraturi. Oltre a ciò, ha evidenziato che, con grande competenza, i dipartimenti della Bundesbank hanno contribuito alle discussioni sulle giuste lezioni da trarre dalla crisi e sul quadro dell’unione monetaria rimarcando che, le nuove responsabilità nell’area della stabilità finanziaria, sottolineano il ruolo centrale della stessa.

Il futuro

Rivolgendosi al futuro, in termini di politica monetaria, Weidemann ha affermato l’importanza di non guardare unilateralmente ai rischi deflazionistici, ma nemmeno perdere di vista i pericoli inflazionistici. In merito a questo ha sottolineato che, una politica monetaria orientata alla stabilità, sarà possibile a lungo termine solo se il quadro normativo dell’Unione Europea continuerà a garantire unità d’azione e di responsabilità.