Bonetti (Famiglia): “Assegno unico non è sussidio ma contributo dello Stato”

Bonetti: "Una famiglia sappia che se avrà un figlio da luglio riceverà 150 euro al mese, se ne ha due ne avrà 300"

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Il ministro per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti

L’assegno unico universale non è un sussidio, è una sorta di tassa negativa cioè se le famiglie investono soldi per crescere i figli, quelle famiglie stanno contribuendo al benessere collettivo attraverso una scelta coraggiosa che è quella della genitorialità. E quindi quell’investimento è fatto a nome di tutta la collettività“. Lo ha detto la ministra alle Pari Opportunità e alla Famiglia, Elena Bonetti, al workshop “Assegno unico, famiglia e Pnrr” organizzato dalla facoltà di Economia del Sacro Cuore di Roma.

Bonetti: “Le famiglie saranno accompagnate mese per mese”

Uno dei elementi sostanziali dell’assegno unico universale, ha sottolineato Bonetti, è la semplificazione “perché le donne e gli uomini devono avere il percepito di essere agevolati dallo Stato nelle loro scelte, anche quelle genitoriali. Agevolati e sostenuti. Una famiglia sappia che se avrà un figlio da luglio riceverà 150 euro al mese, se ne ha due ne avrà 300 e se dovesse arrivare il terzo figlio quelle 150 euro per figlio saranno aumentate del 30% e diventeranno 195 euro per tre. Una famiglia che sa che tutti i mesi, in modo semplice, strutturale e stabile sa che arriva questo che non è sostegno ma un contributo da parte dello Stato, è una famiglia che – ha concluso – sa attivare programmazione, non è solo sostenuta oggi nel suo momento di crisi economica, ma sa che sarà accompagnata mese dopo mese nella crescita dei propri figli”.