Bimba uccisa a Treviso da un'influenza fulminante

Tragedia nel Trevigiano dove la piccola Emma Vitulli, bimba di 10 anni residente a Silea, è morta all'ospedale Ca' Foncello per complicanze di un virus influenzale.  Non accenna a fermarsi la corsa dell'influenza in Italia: nella settimana tra il 20 e il 26 gennaio sono state 638mila le persone colpite, per un totale di circa 3.451.000 casi a partire dall'inizio della sorveglianza, rende noto l'Istituto Superiore di Sanità nell'ultimo bollettino. Il picco, si precisa, non è stato ancora raggiunto e la curva epidemica continua a salire. In Italia l'incidenza totale è stata di 10,6 casi per mille assistiti. 

Virus killer

A quasi un anno di distanza dalla tragica morte di Elia Rizzotti, l'undicenne di Lavagno scomparso dopo un'influenza, un altra bambina in Veneto è morta oggi a seguito delle complicazioni sofferte dopo un'influenza. Emma Vitulli aveva dieci anni, faceva la quinta elementare e abitava a Silea, nel Trevigiano. È spirata all'ospedale Ca' Foncello dov'era ricoverata da domenica. Come riporta la Tribuna di Treviso, a causare il decesso sia stata una complicanza definita “rara”, ovvero un’encefalopatia necrotizzante acuta. Gli sforzi dei medici non sono purtroppo bastati a salvare la bambina.

Infezione virale

L'ipotesi più probabile, dunque, è che a ucciderla sia stata un'encefalopatia necrotizzante acuta, rara complicanza dovuta a un'infezione. La piccola è stata portata al pronto soccorso nella serata di domenica visto l'aggravarsi delle sue condizioni con febbre molto alta. Nella notte tra domenica e lunedì la bambina è entrata in coma, inutili i tentativi dei medici di salvarla: Emma è morta nella giornata di martedì. “L’encefalopatia acuta necrotizzante è una patologia estremamente rara –  spiegano  i medici dell'Usl 2 -, sono descritti non più di un centinaio di casi pediatrici, nella letteratura scientifica, a livello mondiale. È una patologia conseguente a infezioni virali, su base metabolica-immunomediata, tra le quali anche l’influenza di tipo B, assieme ad altri virus”. E aggiungono: “La progressione della malattia in pochissime ore, l’andamento devastante sul sistema nervoso centrale con compromissione dei centri vitali, rende purtroppo inefficace, in questi casi, qualsiasi tipo di terapia. La letalità della malattia è elevata e in caso di sopravvivenza gli esiti sono, spesso, gravi”.

Le fasce d'età più colpite

Sempre più casi di influenza in Italia, quindi I più colpiti risultano i bambini sotto i cinque anni, tra i quali si osserva un'incidenza pari a 30,8 casi per mille. Geograficamente, l'area più penalizzata dall'influenza è quella del Centro Italia, mentre tra le regioni si segnalano Val d'Aosta, Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo. Dopo i bambini, tra le altre fasce d'età si contano 20,68 casi per mille tra i 5 e i 14 anni, 8,95 tra i 15 e i 64  e 3,44 tra gli ultra 65enni.